Referendum di Valle Castellana, blitz del Presidente Di Bonaventura per evitare la scissione

ASCOLI PICENO – L’8 Marzo la popolazione di Valle Castellana sarà chiamata alle urne. In ballo c’è la decisione di restare sotto l’attuale Provincia (Teramo) o iniziare a fare riferimento a quella di Ascoli.

L’attuale Presindente delle Provincia Di Bonaventura ha compiuto un vero e proprio blitz ieri, recandosi a Pietralta. L’obiettivo era quello di incontrare quanti più abitanti ed ascoltare i loro disagi.

Voglio che le persone si sentano libere -ha detto il Presidente – di parlare e raccontare, non mi interessano le fazioni organizzate. Il disagio di una popolazione che vive in condizioni ambientali molto complicate non può essere cavalcato da nessuna parte politica. Visiterò tutte le frazioni, Valle Castellana deve rimanere a Teramo e non è una questione che riguarda solo la nostra provincia ma tutto l’Abruzzo.”

Pietralta è una delle numerose frazioni del territorio di Valle Castellana. Incastonata fra i Monti della Laga, Valle Castellana è uno dei comuni che ha risentito di più la conformazione di questo territorio. Più volte è stata interessata da importanti fenomeni di dissesto idrogeologico. E’ ramificata in delle piccole frazioni (scarsamente abitate) ed un reticolo di strade spesso oggetto di frane e smottamenti.

“La vivibilità quotidiana è messa a dura prova – sottolinea Di Bonaventura – la manutenzione delle strade, qui, con le condizioni ambientali esistenti, ha costi altissimi e negli ultimi anni non c’è stata quella manutenzione costante ordinaria e straordinaria indispensabile a garantire una viabilità accettabile. Valle Castellana deve rimanere a Teramo, non vogliamo nemmeno prendere in considerazione altre alternative che, peraltro, non sarebbero affatto risolutive dei problema di questa zona”.

Nell’ultima parte della sua visita si è concentrato sui finanziamenti della Provincia indirizzati a questo territorio.

La Provincia ha speso – fondo sisma e manutenzioni – oltre ai due milioni e trecentomila. Ci sono circa altri tre milioni coperti da finanziamento con il sesto stralcio Anas e con il Piano triennale delle opere pubbliche.

“Con questi fondi interveniamo nei tratti più critici – ha proseguito il Presidente – primo fra tutti quello che dal Ceppo sale a Pietralta e Morrice; sulla provinciale 52, sulla 49 e sulla 48. Ma non è solo un problema di strade, anche per questo siamo rientrati nel COTUGE il consorzio che gestisce il comprensorio sciistico di Monte Piselli. Un piccolo gioiello turistico che può contribuire alla rinascita di questa zona. Come noto la Provincia non ha più alcuna competenza in materia turistica è chiaro che dobbiamo lavorare di concerto con la Regione Abruzzo: gli enti locali devono aggregarsi con progetti di comprensorio.  Dobbiamo sconfiggere il senso di abbandono che emerge forte parlando con i cittadini”.

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