Regione Marche, calendario venatorio dal 2 settembre al 10 febbraio 2018

ANCONA – Il calendario venatorio nelle Marche inizierà il 2 settembre prossimo e si concluderà il 10 febbraio 2018. Lo ha deciso la giunta regionale delle Marche nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore alla Caccia Moreno Pieroni.

La stagione faunistica 2017-2018 prevede anche un periodo di preapertura per alcune specie. Nei giorni 2, 3, 6, 9, 10 settembre è consentito il prelievo di tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, alzavola, germano reale, dalle ore 5:30 alle ore 12 e dalle 17 alle 19:30. Nei giorni 11 e 13 settembre, oltre alle specie sopra citate, è consentito il prelievo della quaglia anche con l’uso del cane dalle 5:30 alle ore 12. Per la caccia alla selvaggina stanziale, l’inizio è fissato il 17 settembre 2017 e terminerà il 26 novembre 2017. L’addestramento dei cani avrà inizio dal 16 agosto 2017.

Anche per quest’anno le aperture per la caccia al cinghiale sono calendarizzate su base provinciale: Ancona e Pesaro Urbino dal 1 novembre al 21 gennaio 2018; Macerata dal 22 ottobre al 21 gennaio 2018; Fermo e Ascoli Piceno dal 15 ottobre al 14 gennaio 2018. Il calendario approvato dalla giunta, come sempre, stabilisce che la fauna stanziale e migratoria abbattuta sia annotata sul tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento e che i cacciatori devono riconsegnare all’ATC di riferimento il tesserino di caccia entro il 12 marzo 2018. Per il prelievo in deroga è stato concesso per lo storno, il piccione e la tortora dal collare nei giorni di apertura anticipata della caccia previsti dal calendario venatorio 2017-2018 e in altri periodo a settembre e dicembre.

“Le motivazioni che hanno spinto ad attivare la deroga del piccione e della tortora – ha spiegato l’assessore Pieroni – sono da ricondurre all’esigenza di contenere i danni provocati da queste specie alle colture agricole e in particolare nelle aree colpite dal sisma. In sostanza si tratta di non aggiungere ulteriori danni al mondo agricolo dei Comuni del cratere, già fortemente provato”. Anche per il prelievo in deroga c’è l’obbligo di annotazione sul tesserino venatorio.

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