Sabatini: «Puntare su e-commerce, digitale e recupero dei flussi turistici vicini alle Marche»

Gino Sabatini

ASCOLI – Gli effetti della pandemia si ripercuotono in maniera catastrofica anche sul sistema economico. Le aziende si trovano di fronte a tanti dubbi legati al futuro e per capire quando la situazione potrà volgere al meglio e ripartire.

«Ci sono molte difficoltà nelle produzioni, soprattutto con chi lavora con l’estero» spiega il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini « Il mondo fieristico è fermo e c’è anche una grande fascia di aziende che lavorano sul prodotto interno e lì dovremo trovare una sintesi con il governo regionale per nuove progettazioni a favore dei consumi interni» spiega Sabatini.

« L’export deve essere tenuto in considerazione dalla Regione e con l’Università e avere strumenti per lavorare in questo settore. L’e-commerce può essere importante per tante aziende locali hanno prodotti che possono navigare online» dice Sabatini.

« Stiamo pensando ad una piattaforma specifica nei settori di differenti merceologico. Dovremo fare anche una grossa politica turistica per non perdere il flusso di agosto di mercato interno da sfruttare» dice « La pandemia ci ha fatto capire nuovamente che nelle Marche abbiamo delle zone visitabili da turisti provenienti dalle regioni vicine, come Lazio, Umbria ed Emilia Romagna. Anche il sistema bancario può essere d’aiuto alle imprese» dice Sabatini.

«Misure preventive troppo restrittive, pur necessarie, possono essere una mazzata finale per i settori produttivi. Non servono aiuti a pioggia ma efficaci a seconda delle condizioni» spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena, «Questa pandemia potrebbe creare un’ulteriore pandemia economica e di forte disagio economico in tantissimi settori. A marzo eravamo favorevoli alla chiusura con rigidi protocolli per la riapertura, ma oggi molte attività di ristorazione punteranno solo sull’asporto e altri sceglieranno di chiudere totalmente. Molte attività lavorano solo sulla cena ed è difficile far rimanere un servizio aperto, con tutte le limitazioni del caso» dice Balloni «Se le attività rispettano tutti i protocolli, è difficile contagiarsi all’interno di queste attività» conclude.

 

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