Sanità, i sindacati: “Non contrari all’ospedale Unico, ma serve un progetto su tutto il territorio”

Parlare di ospedale Unico, hanno spiegato Cgil Cisl e Uil, “per noi significa: valutare e quantificare i tempi di realizzazione, considerando le infrastrutture e il sistema di contorno; definire l’orientamento sui livelli di specializzazioni previsti guidando già da oggi le scelte da operare per la loro realizzazione o potenziamento; avere la certezza di risorse economiche, in primo luogo pubbliche e in subordine definire l’eventuale ambito sul tipo di rapporto pubblico/privato nell’eventualità di investimenti privati”. Infine, per i sindacati, bisogna “individuare quale sarà nel frattempo il rapporto con i vecchi ospedali rimodulando l’intera assistenza ospedaliera secondo logiche di integrazione a partire dalla riorganizzare del sistema dell’emergenza/urgenza tra Ascoli e San Benedetto”. Tra i punti fondamentali per migliorare la sanità nell’Area Vasta 5 e per una “visione condivisa con operatori e cittadini”, i sindacati indicano “il confronto aperto con la parte pubblica su servizi e scelte strategiche tramite un sistema di relazioni sindacali non basato su semplici informative e su delibere già adottate e applicate nel nostro territorio ma riconoscendo spazi e strumenti effettivi di confronto e condivisione”.

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