Sanità, il Movimento 5 Stelle all’attacco: “Chiediamo gli ispettori dal Ministero. Il Pd vuole privatizzare il settore”

ASCOLI PICENO –  Il Movimento 5 Stelle torna sulla questione della sanità nel Piceno. I pentastellati si focalizzano, in particolare, sul piano socio sanitario regionale e sullo scottante tema dell’ospedale unico di Vallata.

Il capogruppo in Consiglio Comunale Giacomo Manni evidenzia di « Non esprimere una contrarietà  ideologica all’ospedale unico, ma riteniamo sbagliato il modello di scelta del Pd. Il taglio sul costo del personale è evidente, con la nostra Area Vasta che ha subito danni e, mentre il nord delle Marche riceve molto, il sud della regione viene penalizzato costantemente» dice Manni, « Sul discorso del personale sanitario, Ceriscioli continua a dire cose non vere mentre il governo nazionale sta tutelando il diritto alla salute. Ci sono problemi sui turni, sui contratti e alcuni medici hanno denunciato il loro vivere alla giornata, vissuti anche conturni extralavorativi molto faticosi» dice Manni. « Vogliamo capire come la Regione agirà sul personale, evitando trattamenti differenziati tra aree geografiche perché Ascoli deve essere uguale a Tavullia. La programmazione sanitaria è in ritardo e si arriverà a fine legislatura senza piano socio sanitario. Tutto questo è ridicolo e offensivo nei confronti dei cittadini».

Anche il consigliere regionale Peppe Giorgini ricorda che «  L’ospedale di Ascoli non si può toccare per nessun motivo, perché ha un ottima struttura portante e la cui struttura verrà rimessa in sesto. Un nostro studio durato tre mesi ha dimostrato che il Mazzoni non si può toccare perché copre un territorio vastissimo. Chi vive in montagna già impiega già molto tempo ad arrivare al Mazzoni, noi pensiamo che  cosa migliore è avere due ospedali, uno ad Ascoli e uno a San Benedetto» dice Giorgini, « L’ospedale di vallata avvantaggia solo la Val Vibrata e pensiamo che a Monteprandone c’è una zona adatta ad una nuova struttura» dice Giorgini «  Il progetto di Ceriscioli è quello di dare gli ospedali ai privati e con questo piano socio sanitario vuoto, la Regione  può fare quello che vuole» sottolinea il consigliere pentastellato, «  Ceriscioli si ricandiderà contro il parere di tutto il consiglio regionale». Giorgini annuncia di aver scritto al Ministro della Salute Grillo «  Con la richiesta di inviare un ispettore, perché quello che sta succedendo nella sanità non si vede da nessuna parte. Chiediamo la verifica della correttezza sui LEA e sull’assistenza sanitaria. Medici e ospedali non sono assicurati o se lo sono, lo fanno privatamente» In più Giorgini evidenzia che « L’Asur non ci ha comunicato a quanto ammontano i contenziosi legali e da quello che sappiamo che il suo valore è di 270 milioni di euro: è una situazione drammatica» dice Giorgini, « Ceriscioli è bravo a fare il Cagliostro ma l’ospedale di 500 posti a Pagliare non serve a niente». Infine, il candidato Sindaco Massimo Tamburri conclude ricordando che « C’è una progettazione generale che non stiamo capendo, ma noi ci chiediamo: il Pd locale cosa dice? Sono d’accordo sulla politica sanitaria regionale? L’ospedale è la prima azienda del territorio e deve essere tutelata. Anche pensando alle prossime comunali, ci chiediamo cosa dirà il Partito Democratico ascolano in merito».

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Comunali, sulla candidatura Fioravanti Forza Italia non ci sta. Fiori: "Decisione che ci sorprende"

Articolo Successivo

Comunali, dopo la candidatura Fioravanti, che accadrà nel centrodestra?