Sanità, il Pd attacca: “Tante le criticità nel comparto. La destra sta facendo tagli”

“Abbiamo letto con sconcerto le ultime dichiarazioni sulla sanità ascolana del sindaco Marco Fioravanti (prontamente replicate anche dal suo imitatore rivierasco, Antonio Spazzafumo). Eravamo stati purtroppo facili profeti nel dire che la destra, dopo aver affossato l’ospedale di eccellenza, avrebbe ridotto la provincia ad avere due mezzi ospedali, e tra un po’ neanche più quelli. Questo processo si sta realizzando molto più velocemente del previsto e il timore è che, quando tra un anno e mezzo i cittadini marchigiani manderanno a casa il governo Acquaroli, purtroppo la situazione sarà difficile da riparare” Lo dice Manuela Marcucci segretaria Circolo Sanità Pd.
“Fioravanti si è prodotto in sperticate lodi per la stabilizzazione di un certo numero di precari (un atto dovuto) e frutto di una forte e serrata battaglia sindacale, ma non ha detto una parola su quelli che non lo saranno: cosa dirà il sindaco di Ascoli alle famiglie di questi lavoratori? Segnaliamo che tutte le Ast della regione hanno avuto un aumento dei fondi destinati al personale e qualle di Ascoli invece ha subito un taglio pari a 1.8 milioni di euro. La dottoressa Natalini, al momento della sua nomina disse con toni roboanti che aveva ben 26 milioni di euro di disavanzo nel bilancio, ma allora ci chiediamo: se esiste questo livello di povertà, forse era meglio non farle per niente queste Ast. O no? Ad ogni modo, per recuperare questi 26 milioni di euro (unico vero obiettivo di Natalini) si sta tagliando il personale medico, sono state accumulate 480.000 ore di lavoro non retribuito, le liste d’attesa sono ormai esaurite e in molti casi c’è il blocco assoluto. E ancora: il pronto soccorso di Ascoli non è più frequentabile, la chirurgia è ferma, sono state fortemente ridotte le sedute delle sale operatorie, l’urologia non ha più un reparto. L’elenco potrebbe essere ancora più lungo. Oggi abbiamo avuto un nuovo triste annuncio con la conferma del taglio di 2 posti letto (su 5) in patologia neonatale, mentre ormai da tempo manca un primario di ostetricia. Questo ci induce a pensare che, dopo le elezioni, il dipartimento verrà trasferito a San Benedetto, con buona pace del sindaco Fioravanti e dell’assessora Ferretti. Inoltre abbiamo una proliferazione in città di ambulatori privati che ormai ha assunto dimensioni inquietanti: uno in ogni quartiere, con il sindaco che presenzia ad ogni taglio del nastro. Che gli importa? Tanto i conti li pagano i cittadini: ormai, con le liste d’attesa bloccate, fare una PET in tempi accettabili costa intorno ai 1.200 euro. Natalini è stata scelta dalla destra con l’obiettivo di tagliare, tagliare e tagliare, ma per farlo non serviva certo lei, bastava un impiegato qualunque” prosegue Marcucci.
“Invece di farsi come al solito i complimenti da solo o di andare a Sanremo per farsi fotografare insieme a Natalini (viaggio di piacere fatto a spese dei contribuenti?), perché Fioravanti non risponde su questi punti?Sappiamo che è già pronto il nuovo piano aziendale (realizzato senza aver consultato gli operatori), ma ancora resta chiuso il cassaforte. Probabilmente sarà reso noto solo dopo le elezioni comunali di giugno, perché le brutte sorprese non sono certo finite qui” conclude.
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