Seduta di potenza aerobica al Picchio Village. Martedì torna “La partita con papà”

Picchio Village Ascoli

ASCOLI PICENO – Questa mattina al Picchio Village i bianconeri hanno svolto una seduta di potenza aerobica specifica per ruoli, possesso palla aerobico, potenza aerobica per ruoli, partita aerobica a quattro porte e una partita a campo ridotto. Sono tornati in gruppo Buzzegoli e Santini, che fino a ieri si erano allenati a parte, così come Baldini e Clemenza, rientrati ieri sera dall’esperienza in B Italia a  Pordenone. D’Urso ha svolto una prima parte di lavoro individuale e una seconda parte in gruppo. A riposo Rosseti e Mignanelli; assente Favilli, che oggi ha iniziato a Viareggio la riabilitazione dopo l’intervento al ginocchio. Domani l’allenamento è fissato alle 10:30 al Picchio Village.

Nel frattempo martedì 5 dicembre, torna, per il terzo anno, “La partita con papà ”, la giornata di calcio dei papà detenuti coi loro figli, negli istituti penitenziari italiani. Organizzata da Bambinisenzasbarre con il sostegno del Ministero di Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, un’iniziativa unica  in Europa, per sensibilizzare le istituzioni, i media e l’opinione pubblica sulla situazione dei 100 mila bambini in Italia che vivono la separazione dal proprio genitore detenuto offrendo loro un momento speciale d’incontro. Anche la casa circondariale di Ascoli Piceno  (via dei Meli n. 218) aderisce all’iniziativa e il prossimo 5 dicembre, alle ore 14:00, si disputerà la partita fra detenuti con la partecipazione dell’Ascoli Picchio. Testimonial sarà il capitano Andrea Mengoni, che batterà il calcio d’inizio. Presenti anche l’azionista Ciccoianni, il Team Manager Evangelista, la Responsabile Marketing Maccaroni e gli agenti dell’area commerciale.

L’evento si inserisce nella Campagna “Dona un abbraccio”, che pone l’attenzione sulla necessità di preservare il legame affettivo con il genitore, fondamentale per la crescita del bambino e per la sua stabilità emotiva. Un legame che svolge un’importante funzione preventiva rispetto a fenomeni quali devianza giovanile, abbandono scolastico, illegalità, molto più frequenti in presenza di un’interruzione del rapporto genitori figli. Una campagna per superare i pregiudizi di cui sono spesso vittime questi bambini, che si trovano a pagare per un crimine che non hanno commesso perché troppo spesso stigmatizzati ed emarginati, e per ricordare che il figlio di genitori detenuti è innanzitutto un bambino con i suoi bisogni e i suoi diritti.

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