Sentina, ora si fa sul serio: ben 4mila firme pronte per Ceriscioli

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La raccolta firme per salvare la Sentina ha raggiunto quota 4mila sottoscrizioni. La prossima settimana, la petizione verrà consegnata al governatore Ceriscioli.

Il 2020 inizia con i picchetti delle associazioni ambientaliste. Tra la prima settimana di gennaio e il 2 febbraio, i volontari hanno superato le aspettative riposte nell’iniziativa e ora puntano a raggiungere le 5mila firme. Finora,  a partecipare sono stati Club Unesco, Questione Natura, Lipu, Legambiente, Lida, Gevap, Cea Contea, Fai, Amici della Sentina e ovviamente Associazione Sentina.

La petizione. Il documento stilato dalla Riserva e condiviso anche dall’amministrazione comunale chiede alla Regione un sostegno concreto per risolvere l’emergenza erosione. L’arretramento della linea costiera è di 150 metri negli ultimi 50 anni. Oramai sarebbe a rischio persino il depuratore.

A dicembre, comunque, la Regione approvava il piano di difesa della costa. Questo prevede una serie di interventi per salvaguardare l’ecosistema del litorale marchigiano. Per la Sentina, in particolare, sarebbe necessaria una spesa di circa 10 milioni per realizzare delle barriere soffolte. Ma senza un adeguato piano economico finanziario e un cronoprogramma degli interventi, è difficile che la Sentina possa beneficiare, nel futuro prossimo, delle misure di cui ha bisogno.

A difendere l’operato della Regione, invece, è il consigliere Fabio Urbinati. In un suo recente intervento, il capogruppo di Italia Viva ha passato la patata bollente al Comune, chiedendo a Viale De Gasperi quali progetti abbia messo in campo per attrarre finanziamenti da Palazzo Raffaello. Urbinati, peraltro, dovrebbe confrontarsi a breve con la Riserva Sentina. Lo scopo è chiedere finanziamenti al governo tramite la piattaforma Rendis.

Invece, l’incontro fra la Riserva e il governatore Ceriscioli dovrebbe avvenire in un giorno della prossima settimana compreso fra lunedì 17 e venerdì 21 febbraio.

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