Sicurezza sul lavoro, i casi mortali, nello scorso anno, sono diminuiti del 50% sul 2020, gli infortuni sono aumentati del 42.86%

Dal 24 al 28 Ottobre 2022 si celebra la Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro promossa dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro. Il tema di quest’anno è “Ambienti di lavoro sani e scuri”. In questo contesto l’Inail ha edito una pubblicazione sul “Fenomeno infortunistico delle costruzioni” ovvero su un settore ad elevato rischio infortunistico. Una analisi importante per comprendere la situazione del comparto anche alla luce dell’ennesimo incidente mortale, del 12 ottobre, in un cantiere del cratere sismico ad Arquata del Tronto. Nelle costruzioni lavorano 1,3 milioni di addetti e contribuiscono al 9,6% del Pil. Secondo l’INAIL nel 2021 gli investimenti nelle costruzioni sono aumentati del 22,3%, per la ripresa delle attività dopo il Covid-19 e, dalle iniziative Statali per favorire la ripresa del settore e dell’indotto, con incentivi per interventi di efficientamento energetico, consolidamento statico e riduzione del rischio sismico degli edifici. INAIL segnala una crescita del 7,7% degli occupati, e, purtroppo, con un incremento degli infortuni in edilizia. Secondo l’INAIL nel 2021 gli infortuni in edilizia sono stati 38.541 (+17,7% sul 2020).

Nella provincia Picena i casi mortali, nello scorso anno, sono diminuiti del 50% sul 2020. Mentre i cd infortuni tradizionali denunciati nel 2021 sono aumentati del 42.86% sul 2020 tornando ai valori del 2019. Le parti più vulnerabili sono sempre la colonna vertebrale, le lussazioni e le fratture. Circa le Malattie Professionali, sempre nel 2021, sono aumentate del 29.6% sull’anno 2020, tornando anche in questo caso ai livelli dell’anno 2019.

Le patologie lavoro-correlate più comuni sono quelle del sistema osteo muscolare, del sistema nervoso, dell’orecchio, le patologie respiratorie e i tumori. Alla luce dei dati analizzati e degli accadimenti, che ci sono ogni giorno in edilizia, risulta evidente la necessità di una forte battaglia legale per una corretta applicazione del Contratto di lavoro che prevede precise norme in materia di sicurezza sul lavoro; troppo spesso gli incidenti sono legati al lavoro nero, grigio, non tutelato, agli appalti con effetti negativi sulla evasione fiscale e contributiva. È importante che nel cantiere tutti i lavoratori operativi applichino il medesimo contratto, quello edile, che offre certezze di norme in materia di sicurezza che gli altri contratti non hanno. Oltre alle garanzie presenti nel sistema bilaterale, Cassa Edile e Ente Scuola, in materia di regolarità contributiva e formazione. Le maggiori tutele produrrebbero meno infortuni con un beneficio diretto per l’Inail poiché ci sarebbero meno uscite economiche.

Inoltre alla luce del D.L. n.146/2021, che ha modificato ruolo, competenze e sanzioni del sistema della vigilanza, è necessario un maggior coordinamento tra Ispettorato del lavoro e SPSAL; o maggiori controlli per l’emersione del lavoro nero; o nuovi ispettori del lavoro e risorse per strumenti informatici; solo con i controlli si può verificare come con la ripresa e i nuovi incentivi statali, ci sia una corsa ad abbattere i costi, l’uso di attrezzature spesso vecchie causa la penuria, l’utilizzo di manodopera non qualificata causa la carenza di manodopera, il ricorso agli appalti di aziende non qualificate, il tutto abbattendo tempi e costi.

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