SISMA Udc: "Il Comune si svegli per evitare morte del turismo"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Come di solito accade in caso di eventi straordinari, oppure quando occorre dialogare con le istituzioni nazionali per una lungimirante azione politica a vantaggio della comunità, una certa politica stenta ad essere presente come dovrebbe. La nostra Amministrazione come una “Bella addormentata nel bosco” resta a guardare ed inerte, con gravi danni per la nostra Città”. Parte lancia in resta Fabrizio Capriotti, coordinatore comunale del gruppo Udc-Laici-Popolari. In un lungo comunicato fa le pulci all’amministrazione comunale sui possibili danni che il terremoto causerebbe al comparto delle vacanze. Di seguito pubblichiamo il resto del comunicato stampa di Capriotti.

“L’evento straordinario purtroppo c’è stato nel 2016. E ci riferiamo al triste evento del terremoto che ha colpito l’Italia centrale e  la nostra Provincia. Grande il cuore di tutta la comunità Sambenedettese che è corsa in aiuto ed a supporto delle popolazioni terremotate, con interventi economici e materiali ma soprattutto per l’accoglienza fornita alle circa 5000 persone che alloggiano nelle case e nelle strutture turistico-ricettive del comprensorio denominato “Riviera delle Palme”.

Forse non tutti sanno che il nostro comprensorio turistico, vera e propria industria e ricchezza della nostra città, è formato da 76 HOTELS, 64 B&B, sommando anche RESIDENCE e CASE PER VACANZE complessivamente si contano circa 200 strutture, oltre ai numerosi appartamenti privati che vengono affittati nel periodo estivo e i 100 STABILIMENTI BALNEARI con annessi BAR-RISTORANTI. Un’industria del turismo che tra imprenditori e dipendenti diretti delle strutture, i lavoratori indiretti e di tutto l’indotto, commercianti, artigiani, professionisti, intermediari,etc. sviluppano numeri IMPRESSIONANTI.

Signori svegliamoci. San Benedetto da Borgo Marinaro si è trasformato in UN GRANDE centro turistico tra i più importanti d’Italia. Ecco il problema di San Benedetto. Una certa politica e le istituzioni Sambendettesi non sempre hanno trattato l’industria turistica della città nel giusto valore, ma quasi come un fenomeno emarginato, come un mondo a sé, che interessava esclusivamente pochi imprenditori arricchiti con le speculazioni edilizie degli anni 60 70 e 80, ma non è così.

Il turismo per questa città rappresenta LA VITA. Molto di più di quello che noi stessi Sambendettesi abbiamo mai realmente percepito e accettato. Chi tra noi non ha mai lavorato almeno per una stagione estiva come cameriere, barista, lavapiatti, bagnino? I nostri figli se continueranno a vivere e progredire in questa città è grazie anche al turismo.

Il triste fenomeno del terremoto indubbiamente a livello mediatico ha avuto un ritorno negativo per l’immagine del nostro territorio. Per i motivi sopra esposti è automatico che un evento del genere debba prevedere un intervento automatico e immediato da parte della nostra Amministrazione con la messa in campo di capitali, di idee, di programmazione a difesa del nostro “patrimonio”.

In tal senso questa amministrazione, questa giunta, questo sindaco non riescono ad avere nessuna forma di programmazione né una visione di rilancio del settore. In passato siamo stati dei veri precursori di eventi, oggi purtroppo li subiamo. Cosa faremo se avverrà un già preventivato calo di presenze turistiche per la stagione 2017? Quante persone non avranno lavoro la prossima estate ? Quanto danno economico per tutto l’indotto?

Siamo diventati grandi solo per gli slogan, che non servono più. La campagna elettorale è finita da tempo. La nostra città non può vivere più di improvvisazione e questa Amministrazione non pare assolutamente in grado di poter realizzare o concretizzare nessun sogno di nessun bambino”.

 

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