Stop al museo Genevieve, raccolta firme per riqualificare il parco bau

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – No alla prua della Genevieve al posto del parco bau alla foce del torrente Albula, dietro al monumento di Nespolo “Lavorare, lavorare”. E’ partita una raccolta firme per scongiurare il trasferimento del parco bau dalla foce dell’Albula a via Paolini. La dismissione del parco per i cani è stata programmata dall’amministrazione comunale, con lo scopo di realizzare un museo con la prua della nave oceanica Genevieve, con anfiteatro a cielo aperto. La petizione popolare vede tra i promotori l’ex parlamentare di Forza Italia Gianluigi Scaltritti. Ed è indirizzata al sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti.
“Quel posto che dovrebbe adempiere ad un servizio pubblico – dice Scaltritti – è stato lasciato in totale abbandono e senza alcuna manutenzione, in modo da far sembrare colpevoli i possessori di cani. Oggi ci vogliono mettere uno schifo di monumento dietro al quale si muovono interessi per 300mila euro che non vanno certo a beneficio dei cittadini”.
Con la raccolta firme si propone di riqualifcare l’area e farla diventare un parco con dogsitting e bar, con il supporto delle associazioni che si occupano dei cani. Un servizio in più per i turisti.
Cosa prevede l’amministrazione al posto del parco bau? La giunta comunale ha approvato un progetto di 200mila euro per realizzare una sorta di museo all’aperto dove ora si trova il parco bau, con tanto di percorso didattico audiovisivo e una serie di arredi. Il museo verrebbe creato intorno alla prua della nave da pesca oceanica Genevieve, attualmente parcheggiata all’ex Gem Elettronica, nei pressi dello stadio Ballarin.
Di questi 200 mila euro, 50mila verranno finanziati dal Bim Tronto, altri 50mila a carico del Comune, 10mila dalla Camera di Commercio per il percorso didattico, il resto con sponsorizzazioni o un mutuo.
Domenica prossima verrà allestito un banchetto per raccogliere firme nell’isola pedonale di viale Moretti.

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