Strade dissestate, Muzi: “Mille e 387 interventi in 77 giorni”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il dissesto del manto stradale è un male che affligge le città. San Benedetto del Tronto non è esente dalla “patologia” degli asfalti colabrodo. E tante sono le richieste al Comune di risarcimento per i danni procurati ai mezzi a motore dai crateri. L’amministrazione rivierasca tuttavia interviene con celerità per rattoppare il fondo nelle vie messe peggio.  Nel periodo compreso tra il 2 gennaio ed il 20 marzo 2018 (77 giorni) sono stati effettuati ben mille e 387 interventi di riempimento e livellamento di alterazioni del manto stradale, per un totale di mille e 222,5 metri quadri di bitume utilizzato.
“Le insistenti precipitazioni, anche nevose, le rigide temperature – afferma il consigliere di Forza Italia, Stefano Muzi – e gli sbalzi termici hanno messo a dura prova i circa 96 chilometri stradali del nostro comune, creando minacciosi avvallamenti di diverse dimensioni”.
Muzi riferisce che i quartieri in cui si è registrato il maggior numero di segnalazioni, e quindi maggiori interventi, sono stati l’Agraria (27.5%), Ragnola (17%), Marina Centro (11%) e San Filippo Neri (10%).
Spiega Muzi: “Sul lungomare, da viale Trieste a viale Rinascimento, sulla Strada Statale 16 e in viale dello Sport sono state effettuate circa 250 operazioni. Le altre strade in cui sono state eseguite più riparazioni di buche sono state viale Colombo, in zona portuale di San Filippo, via Sgambati a Ragnola, via Vallepiana e via Val Cimarra all’Agraria e via Tonale al Paese Alto. Numerose azioni anche su viale De Gasperi, a ridosso dei quartieri Sant’Antonio e Marina di Sotto, mentre a Marina Centro ci si è concentrati su via Dari”.
Vediamo le percentuali degli interventi per singolo quartiere: Agraria 27.5%, Ragnola 17%, Marina Centro 11%, San Filippo Neri 10%, Paese Alto 8%, Marina di Sotto 5%, Ponterotto 5%, Sant’Antonio 3.5%, Albula Centro 2%, Europa 2%, Porto d’Ascoli Centro 1.5%, Sentina 1.5%, Fosso dei Galli 1.5%, Santa Lucia 1.5%, Salaria 1.5%, Mare 1.5%.
Per la manutenzione stradale di piccole superfici si usa l’applicazione dell’asfalto a freddo, meno duraturo ma più celere ed economico rispetto alla classica tecnologia a caldo, quest’ultima più affidabile ma presuppone un’area più vasta sulla quale operare.
“L’attuale amministrazione – dice ancora Muzi – ha ereditato una situazione critica, relativamente alle condizioni del manto stradale cittadino, su cui però, oltre ad interventi tampone, si è provveduto in maniera organica, in più situazioni, ad asfaltare interi tratti viari. È bene ricordare che, dal settembre 2016 si sono catramate piazza Toti a Porto d’Ascoli, oltre a via Petrarca, via della Resistenza e via Marinuccia nella parte alta della città. In via Torino, poi, si sono rimossi i dossi pericolosi, mentre è stato riasfaltato completamente il parcheggio del Palazzetto dello Sport”.
Ancora il consigliere azzurro: “Siamo consapevoli che vi siano ancora molte situazioni da sanare, ed infatti l’amministrazione ha inserito nel bilancio 2018 la somma di 300mila euro  per la riqualificazione delle strade della città, le quali saranno rese note a breve, impegno di spesa confermato anche per l’anno 2019. Un totale di 600mila euro da investire in un piano asfalti straordinario, che si baserà su criteri di scelta di dove intervenire, quali  quello della pericolosità, inteso come incolumità per il cittadino e rischio di contenzioso per l’ente, e quello – conclude Muzi – della perequazione geografica tra le varie aree territoriali”.

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