Tentativo di furto in Via Cavallotti, il racconto dell’autore della segnalazione


SAN BENEDETTO DEL TRONTO − Ci giunge la segnalazione di un tentativo di furto, avvenuto questa notte, in via Felice Cavallotti. Abbiamo contattato la persona autrice della chiamata alle forze dell’ordine, raccogliendo la sua ricostruzione. Il quartiere San Filippo Neri non è nuovo a episodi di microcriminalità.

«Erano circa l’1.45 di notte quando mi sono affacciato dal balcone di casa. Ho notato due giovani, uno di loro parlava al telefono con accento straniero, presumibilmente dell’Est Europa, che controllavano tutte la auto posteggiate nella via. I due, passando in rassegna i mezzi parcheggiati, si sono fermati davanti all’auto di mia moglie, trovandola aperta. Evidentemente ho commesso una leggerezza, dimenticando di chiuderla. La coppia poi ha iniziato a rovistare nell’abitacolo. Non trovando nulla di prezioso, hanno richiuso la portiera e si sono incamminati in via Marsala, andando a sud. Io li ho seguiti a distanza, cercando di scorgere se avessero delle buste in mano come prova di una sottrazione di un qualche bene di mia moglie. Non ho notato nulla. A questo punto ho scelto di chiamare le forze dell’ordine. Prima ho contattato la Polizia, loro hanno inoltrato la mia telefonata ai Carabinieri. La pattuglia è giunta prontamente, solamente che ho dimenticato di riferir loro che i due malviventi avevano preso la direzione Sud. Giunti al bivio, la volante ha imboccato la strada verso Nord. Questo purtroppo non ha permesso loro di incrociare i due ragazzi.

Ho avuto modo di parlare anche con un mezzo della vigilanza privata, chiedendo lui se avesse visto questa coppia aggirarsi nei paraggi.

Riconoscendo che alla base di questa spiacevole situazione ci fosse una mia leggerezza, non ho sporto denuncia. Le forze dell’ordine hanno solamente preso i miei estremi identificativi.

Racconto questa vicenda perché voglio che passi il messaggio che quattro occhi vigilino sempre meglio di due. Ciascun cittadino deve provare a contribuire alla sicurezza della propria zona in cui abita, facendo la sua parte.

Quasi subito dopo ho scritto sulla chat del nostro quartiere, per raccontarlo a tutti. Posso dirvi che ho dormito poco o nulla dopo questo fatto. Noi viviamo in una zona molto tranquilla e periferica. Qui c’è poca movida. Questo avvantaggia chi vi si reca per compiere piccoli o grandi furti o altri episodi di microcriminalità.»

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