Terremoto, da Arquata parte un programma straordinario di ricostruzione

Da Arquata del Tronto parte la redazione di un Programma straordinario di ricostruzione. Nella giornata di ieri, il Commissario Giovanni Legnini con l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli e ai rappresentanti dell’Usr, hanno incontrato gli amministratori di Arquata. La visita e i lavori si sono tenuti dopo un incontro ad Ascoli con i rappresentanti degli ordini e collegi delle professioni tecniche delle Marche. Un segnale di fiducia nonostante sia solo l’inizio del processo di ricostruzione atteso dalla popolazione locale da oltre quattro anni.

Durante la visita ad Arquata, il Commissario Legnini ha incontrato Luisa, Carlo e le loro due figlie, la prima famiglia che, dopo una lunga attesa, ha ricevuto in questi giorni ricevuto il contributo per la ricostruzione della propria casa. Come gesto simbolico di questo importante primo passo avanti, si è rimosso tra i fotografi lo striscione esposto su una parete della casa che dal terremoto recitava “non siamo a casa dal 24 agosto 2016”. Una foto che ha fatto il giro dei social e che ha fatto storcere il naso a molti dei residenti nei comuni del cratere. Dall’ironia sulla realizzazione di nuovi striscioni con la stessa frase sulle tante case inagibili fino al messaggio “Si festeggia alla fine!”.

“Dopo la scadenza del 30 novembre, è necessario – ha sottolineato Castelli – concentrarsi su tutte quelle pratiche che riguardano le prime case con danno lieve  perché l’obiettivo primario è quello di riportare la gente nella propria abitazione. Per raggiungere questo obiettivo in tempi certi si è determinata la necessità di condividere con gli Ordini professionali una possibile modalità operativa affinché l’Ufficio Speciale della Ricostruzione possa assisterli nel modo migliore nella interminabile sequenza di ordinanze che ci accompagnano dal 2016 in poi.  Solo nel mese di novembre sono pervenute poco meno di 2000 pratiche di danno lieve” ha detto Castelli.

“Ora si tratta di programmare al meglio le istruttorie partendo dalle pratiche più complete e da quella riguardanti le prime case. Fondamentale sarà anche che il parlamento nazionale confermi la possibilità di attivare il super Bonus, sia nella forma maggiorata (alternativa all’indennizzo da sisma) che in quella semplificata (di natura aggiuntiva) che possa consentire una ricostruzione di qualità. Stiamo seguendo con un po’ di apprensione le “vicende romane”.

“Il super sisma bonus potrebbe rappresentante una svolta storica nella ricostruzione. Confido molto in Legnini per raggiungere l’obiettivo. La regione sta facendo la sua parte ma le parti politiche devono impegnarsi per questo obiettivo comune.  Le premesse per rilanciare la ricostruzione ci sono, il presidente Acquaroli considera questa cosa uno degli obiettivi primari e stiamo lavorando in maniera molto determinata per dare una svolta ad una pagina incompiuta della nostra storia marchigiana” ha concluso

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