Terremoto, Fiori (FI): “Il Governo continua a ignorare richieste dei Sindaci”

ANCONA – “La nomina dell’onorevole Paola De Micheli, già Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia, quale Commissario alla ricostruzione delle aree dell’Italia centrale colpite dal terremoto, non è affatto una buona notizia. Niente di personale” – viene affermato in una nota del settore Enti locali di Forza Italia diretto da Marcello Fiori e sottoscritta da numerosi amministratori – “Ma vista la situazione ancora drammatica e di piena emergenza, avevamo chiesto al Governo una inversione di tendenza sulla gestione del terremoto a cominciare dalla nomina del sostituto di Vasco Errani. Le nostre richieste sono di buon senso e tese a migliorare un sistema di intervento che sino ad oggi ha provocato ritardi, burocrazie assurde e disagi inaccettabili: un Commissario che si dedichi a tempo pieno all’evento catastrofico che ha messo in ginocchio aree vitali di 4 regioni italiane (come farà l’Onorevole De Micheli ad occuparsi fattivamente della ricostruzione  visto che svolge già  i seguenti incarichi: deputato dell’attuale legislatura,  vice capogruppo vicario del PD alla Camera dei deputati, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, membro di tre commissioni parlamentari, presidente della Lega Pallavolo Serie A?).”

Prosegue Fiori:  “Si vuole ostinatamente  proseguire con un modello di intervento fallimentare come testimoniano i numeri: meno del 10 % di macerie rimosse sulle oltre 2 milioni e 600 mila tonnellate presenti; 8 progetti di ripristino della viabilità eseguiti  sugli oltre  500 previsti; poche centinaia di casette  consegnate sulle oltre 4000 richieste; pochissimi interventi di delocalizzazione di attività produttive e commerciali e molti realizzati solo grazie a fondi privati; la perdita di centinaia di capi di bestiame durante l’inverno per l’incapacità di realizzare in tempi ragionevoli stalle di emergenza; un utilizzo assai discusso dei fondi raccolti grazie alla generosità degli italiani con gli sms; centri storici ancora zona rossa e abbandonati; beni culturali e patrimonio artistico che attende urgenti interventi di restauro; la terribile incertezza delle famiglie circa gli edifici scolastici e le modalità di svolgimento dell’anno scolastico;  circa 40 mila cittadini da oltre un anno lontani dalla propria comunità”.

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