Traini e Assenti in Prefettura per i rifiuti della Piattaforma ecologica

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nulla di fatto per lo smaltimento dei rifiuti stoccati nella Piattaforma ecologica di via Val Tiberina, nel quartiere Agraria. “Neppure oggi si è arrivati ad una soluzione per la ripulitura dell’area. Abbiamo perciò deciso di fare un incontro tra politici negli uffici della Regione Marche con l’assessore Sciapichetti”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’ambiente e al bilancio del Comune di San Benedetto, Andrea Traini, al termine dell’incontro al palazzo della Prefettura di Ascoli Piceno.

Incontro indetto dal prefetto Rita Stentella che ha visto la presenza  di Traini, del vice sindaco Andrea Assenti, dell’amministratore della PicenAmbiente Leonardo Collina, di un tecnico dell’Arpam ed altri enti interessati alla problematica. Una problematica di oltre un milione di euro, ovvero il costo per smaltire i rifiuti abbandonati nell’area di via Val Tiberina.

Soluzioni? “Si è pensato in prima istanza – spiega Traini – di rendere il sito appetibile con una variante urbanistica che lo faccia diventare edificabile. In seconda istanza di accantonare una quota annuale nel bilancio comunale fino ad arrivare alla somma per la ripulitura della zona. Infine tentare il coinvolgimento della Regione e della Provincia”.

Nell’area restano stoccate circa 6mila tonnellate di rifiuti non nocivi. Quelli nocivi sono stati portati via dalla PicenAmbiente. E c’è da verificare se oltre ai rifiuti in superficie ve ne siano altri interrati.

Che fare?  “In accordo con il prefetto abbiamo deciso – spiega Traini – di fare una riunione tra politici a Palazzo Raffaello il 19 ottobre: una vertice con la Provincia e l’assessore della Regione Sciapichetti. Poi torneremo di nuovo dal prefetto per riferire l’esito dell’incontro”.

La Piattaforma ecologica è stata al centro di polemiche, esposti, di un processo penale e uno civile per via dello stoccaggio di rifiuti pericolosi. In primo grado il Tribunale di Ascoli Piceno inflisse condanne penali ai tre titolari della società Piattaforma Ecologica Srl,  per avere gestito la discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi. La sanzione pecuniaria di 500mila euro da rifondere al Comune è stata ridotta a 100mila euro dalla Cassazione e le condanne penali sono cadute in prescrizione. La ripulitura del sito spetterebbe al proprietario del terreno, ma non se ne viene a capo.

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