Travaglia: «A Parigi espresso il mio miglior tennis. Obiettivo? Sempre la Top 50»


ASCOLI  − Reduce da un’esaltante galoppata sulla terra rossa, abbiamo intervistato Stefano “Steto” Travaglia. L’ascolano, ormai diventato vero orgoglio e vanto per questa terra, ci ha fatto un bilancio della sua ultima esperienza al Roland Garros, terminata con l’eliminazione subita dall’ex numero uno al mondo, Rafa Nadal. Lo spagnolo, negli anni, si è sicuramente imposto come uno dei migliori interpreti su quella superficie.

«Qual è stato il momento più esaltante della mia ultima esperienza? Sicuramente – afferma Travaglia – con Rafa Nadal, quando ho risposto ad un suo rovescio con un passante. In quell’occasione ho ricevuto anche i suoi complimenti. Mi ha fatto molto piacere. Al tempo stesso mi ha gratificato anche leggere le dichiarazioni di Nadal nel post gara. Lui ha detto di esser sceso in campo molto concentrato per la gara, confessando di aver giocato la sua miglior partita nel torneo fino a quel momento. Sono tutti aspetti che mi porto dietro. Sono andato a Parigi con la convinzione di poter far bene, visto che mi sentivo bene fisicamente. Ritengo di aver espresso, per il momento, il mio miglior tennis lì.»

Rispetto alla gara col giapponese Nishikori, tornando un attimo indietro, cosa puoi dirci?

«Parliamo sempre di un giocatore che è stato il numero quattro al mondo. Ora, magari, non è a quel livello. Ma ho dovuto giocare molto concentrato e cercare di imporre il mio tennis. Sapevo che se avessi mollato, sicuramente, avrebbe potuto gestirla con l’esperienza. E’ sempre un tennista estremamente bravo su qualsiasi tipo di superficie.»

Dove ti rivedremo a breve e qual è il tuo obiettivo ora?

«La prossima settimana sarò in Sardegna, precisamente a Santa Margherita di Pula. Lì giocherò un torneo ATP 250 sulla terra rossa − la stessa del Roland Garros −. Ci andrò in fiducia e motivato, anche alla luce del mio recente cammino. Dopo mi sposterò in Kazakistan per un torneo sul cemento.

Ad inizio anno mi ero posto come obiettivo quello di entrare in Top 50, ed è ancora alla portata. Qualora non dovessi riuscirci? Lo sarà anche per l’anno prossimo.»

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