“Troppi intoppi burocratici per richiedere i servizi disponibili”

“Non capiamo perché, in questo Paese, dove sin dal primo giorno di vita, tra le prime incombenze per un genitore, è la registrazione presso l’anagrafe tributaria che rilascia il codice fiscale che accompagnerà per tutta la vita il nascituro, poi la stessa Nazione non riesce ad erogare in maniera automatica, i vari sostegni economici direttamente al cittadino”. Lo spiegano i Disoccupati Piceni.

“In futuro sarebbe plausibile, considerando le varie amministrazioni, come i municipi di residenza, che già dovrebbero conoscere la situazione socio-economica dei cittadini privi di lavoro e in grave difficoltà finanziaria, la richiesta per i servizi dovrebbe essere automatica, senza le attuali trafile burocratiche che in questi giorni hanno creato parecchio disagio” dicono

“L’ultima novità lo Spid, ovvero sistema pubblico di Identità Digitale, necessario per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, da una parte è certamente molto interessante, ma dall’altra sicuramente ostacola e complica la già difficile situazione dei molti cittadini privi della più semplice conoscenza informatica. Auspichiamo, d’altro canto, una maggiore attenzione per i casi, come abbiamo letto dalla stampa nazionale, in cui alcuni furbetti, molto bene informatizzati, sono riusciti in maniera fraudolenta ad ottenere i vari redditi e pensioni. Per limitare le disuguaglianze e soprattutto il digital divide, ricordiamo che ci sono i decreti attuativi e istitutivi del cd. bonus pc e tablet. Possono accedere al bonus le famiglie con valore ISEE non superiore a 20 mila euro. Si tratta di un incentivo che varia da un minimo di 200 euro fino a un massimo di 500 euro” conclude il gruppo.

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