Acquasanta, partite le indagini geologiche per il ripristino della piscina e grotta sudatoria

ACQUASANTA – Sono partite ieri ad Acquasanta, le indagini geologiche per il ripristino della Piscina, della Grotta sudatoria e dei loro spazi esterni, in stato di abbandono ormai da decenni.

Il cronoprogramma dei lavori prevede che tali indagini si possano concludere in circa quattro mesi, con la stesura di un ben definito progetto esecutivo. Sempre nella prossima primavera, se non ci saranno intoppi o problematiche di varia natura, verrà istituita la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione dell’intero complesso. Una serie di tappe istituzionali per portare, salvo particolari imprevisi, nei primi mesi del 2021 all’inizio dei lavori effettivi di realizzazione del progetto della nuova Piscina e della riapertura della Grotta sudatoria.

Le indagini appena inziate, rientrano nel progetto di recupero delle strutture suddette attraverso il contributo finanziario derivato dallo stanziamento di 3 milioni di euro dagli sms solidali al numero 45500 raccolti dalla Protezione Civile nel periodo post terremoto e da altri 3 milioni di euro già stanziati dal Cipe per la valorizzazione del luogo. Quest’ultimi derivano dall’inziativa “I luoghi del cuore” promossa dal FAI e sottoscritta da oltre novemila persone nel 2017.

La Piscina, alimentata dall’acqua termale con temperatura costante di 38.6 gradi adibita per il nuoto e la Grotta sudatoria per le emanazioni sulfuree, sono inserite entrambe in una struttura liberty chiusa dagli anni ’90 e attualmente fatiscente, invasa dai rifiuti e dalla vegetazione incolta. Attualmente solo una piccola sorgente è ancora fruibile al libero pubblico. Questa sorgente in precedenza di proprietà privata della Nuove Terme di Acquasanta s.p.a., dal 2008 è tornata di proprietà pubblica grazie al TAR delle Marche che ha emesso una sentenza di revoca della concessione della grotta e della piscina alla società.

Grazie al prezioso impegno di un comitato spontaneo di cittadini e al lavoro congiunto tra l’amministrazione comunale e l’intervento deciso della Regione Marche, si potrà rendere nuovamente fruibile a turisti e abitanti del piceno, una ricchezza unica nel suo genere che il tempo aveva offuscato.

Foto tratta  da luoghidelsilenzio.it

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