Ad Ascoli e San Benedetto celebrazioni per la Giornata del Ricordo

“Tutte le vittime delle stragi di dittatura devono essere ricordate. A noi e alle nuove generazioni il compito di non dimenticare ciò che è stato”.

Con queste parole il sindaco di Ascoli  Marco Fioravanti ha ricordato oggi, come avvenuto anche in altre città delle Marche, le vittime delle Foibe in occasione del Giorno del Ricordo. A Largo delle Foibe nel quartiere di Monticelli, si è deposta una corona d’alloro ai piedi della targa in memoria delle “migliaia di italiani uccisi e gettati nelle cavità delle Foibe, migliaia e migliaia di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia costretti ad abbandonare forzatamente le loro case”.

Sempre ad Ascoli la Polizia di Stato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ha piantato un albero di ulivo in Piazza Matteotti in memoria di Giovanni Palatucci, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, che è stato reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944, quando fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato il 22 ottobre successivo nel campo di concentramento di Dachau dove morì di stenti il 10 febbraio 1945.

A San Benedetto l’installazione di una targa in memoria dei martiri delle foibe e in onore di tutti gli esuli è nata da un’iniziativa del Consiglio comunale che ha approvato una specifica mozione proposta dal consigliere Emidio Del Zompo.

In mattinata si era tenuta una videoconferenza, a cui hanno partecipato alcune classi delle scuole superiori cittadine, durante la quale il magg. Giovanni Battista Albano, profugo fiumano che da anni vive a San Benedetto, ha presentato il suo libro “La storia sconosciuta”.

Il programma allestito dal Comune di San Benedetto del Tronto per onorare il Giorno del Ricordo si concluderà venerdì 12 febbraio quando, alle 18, sempre in videoconferenza visibile dalla pagina Facebook del Comune, si terrà il convegno promosso dall’assessorato alle Pari opportunità, Integrazione e Pace dal titolo “Foibe ed esodo: ricordare e capire per non reiterare”. Interverranno Lorenzo Salimbeni – ricercatore storico, giornalista pubblicista, e Gian Luigi Pepa – studioso storico, presidente dell’associazione culturale “Nell’Arte”.

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