Anche l’Albero del Piccioni visitabile durante le Giornate Fai d’Autunno

ASCOLI – Tornano le Giornate FAI d’Autunno. E stavolta raddoppiano: per la prima volta due fine settimana, sabato e domenica 17-18 e 24-25 ottobre. Saranno tre le aperture ad Ascoli: Palazzo e pinacoteca vescovile – Nuovo allestimento Museo diocesano, Palazzo Bazzani, l’Albero del Piccioni (quest’ultimo bene sarà visitabile domenica 18 e 25 ottobre).

Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera – del valore minimo di 3 € – e potranno anche iscriversi al FAI durante l’evento. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati.

“Non sapevamo se farle ma abbiamo deciso che la cultura deve fare la sua parte” spiega la presidente del Fia Marche Alessandra Stipa, ” Ci siamo ripromessi di dare un esempio di come si può frequentare un museo o una mostra in maniera sicura. Il Vescovo D’Ercole ha ceduto parte degli appartamenti vescovili adibendo alcune sale per il museo diocesano e si vedranno per la prima volta delle opere inedite grazie al lavoro di Michele Picciolo” spiega la presidente del Fai  “Il nostro è un fatto simbolico piuttosto che una giornata Fai vera e propria a causa della situazione che stiamo vivendo” dice.
L’assessore alla Cultura Donatella Ferretti aggiunge che “Il Fai tutela e racconta la bellezza del nostro territorio. La cultura è quella che esce danneggiata da questa situazione: teatro concerti e musei sono penalizzati, ma non possiamo tirare i remi in barca. Nelle restrizioni dobbiamo provare a mantenere viva la nostra proposta culturale. Ascoli cammina sulla propria storia visto che spesso ci sono nuove scoperte che vengono alla luce”.
Al fianco del FAI anche le guide ascolane: “L’obiettivo principale è diffondere l’arte e quanto di bello possiamo offrire, inserendo nell’evento anche una particolarità come l’Albero del Piccioni ” dice la guida Lella Palumbi ” Gli ascolani hanno grande sete di conoscenza”.

La visita all’Albero del Piccioni avrà una veste particolare: accanto alla parte scientifica e a quella storica, ci saranno anche momenti di rievocazione leggendaria, con figuranti in costume ottocentesco.

Così raccontano Giuliano Cipollini, Ermenegildo Baldini ed Emidio Premici: “E’ grande la ricchezza del territorio ad ovest di Ascoli. Curiamo il “nostro” albero in modo spontaneo e senza contributi. Il luogo è da sempre caro agli ascolani: tanti anni fa, in molti trascorrevano le domeniche facendo una passeggiata da Ascoli fino a Mozzano,  consumando una merenda all’ombra del maestoso platano”.

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