“Arquata Potest” vince il primo premio al “RavelloLab 2020”


RAVELLO (SA) – Importante riconoscimento per l’associazione “Arquata Potest”: il progetto “#CamminArquata” si è classificato primo al “Premio Nazionale Patrimoni Viventi”, evento promosso dal “Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali” e svolto dal 15 al 18 ottobre scorso.

«Un obiettivo raggiunto per aver saputo interpretare il territorio con lessico giusto, scegliendo bene le parole dello sviluppo compatibile ed averle declinate costruendo un modello di offerta turistica che coniuga “i valori dell’ambiente diffuso” e dunque il patrimonio materiale con l’immateriale.
L’applicazione pratica del progetto incarna lo spirito della Convenzione di Faro: i Cittadini protagonisti della Cultura.» Questa la motivazione data del Presidente del Centro, Alfonso Andria.

A ricevere il premio in Campania, rappresentando tutta l’associazione, sono stati Francesca Olini e Paolo Izzi.

«Un premio nazionale – afferma Paolo – significa per noi una gratificazione infinita. Diventa un ulteriore riconoscimento per aver imboccato il sentiero giusto. Possiamo dire che non ci fermeremo, anzi, a breve diffonderemo altre comunicazioni, dando anche lustro a questo importante traguardo».

«Abbiamo partecipato come privati – il bando era aperto anche al pubblico, ndr -, essendo la nostra realtà quella di un’associazione. Possiamo dire – continuano i ragazzi di “Arquata Potest” – di essere sorpresi dal risultato. Dopo tanti tentativi, è piacevole vedere che il nostro lavoro è apprezzato anche fuori dal Piceno. Il nostro obiettivo è quello di arrivare al livello dei percorsi sentieristici che sono presenti sulle Dolomiti o sulle Alpi. Al tempo stesso, possiamo dire che, magari, abbiamo contribuito a riportare le persone in montagna. Gli escursionisti, scegliendo uno dei percorsi che costeggia Arquata, avranno sicuramente trovato giovamento dalle nostre frecce posizionate lungo il percorso. Naturalmente consigliamo la consultazione della nostra pagina web, nella sezione “CamminArquata”. Lì è presente tutta documentazione e la storia del nostro lavoro sulla sentieristica».

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