Ascolto & Partecipazione: “Si discutano le nostre interrogazioni o chiederemo l’intervento del Prefetto”

ASCOLI – I consiglieri comunali di “Ascolto & Partecipazione” Emidio Nardini e Antonio Canzian chiedono che le loro interrogazioni vengano discusse in Consiglio.

“Come gruppo consiliare abbiamo, dall’inizio di questa consiliatura, presentato poche, ma qualificate interrogazioni e mozioni (sul recupero crediti del comune il 9/9/19, sulla sicurezza degli edifici scolastici il 26/11/19, sulle barriere architettoniche il 13/12/19, sull’accordo CIIP-Multiutility AIMAG il 19/5/20). Non solo. Il 10/12/19 abbiamo presentato una proposta di delibera consiliare avente per oggetto il “Regolamento comunale per la Promozione della Democrazia Partecipativa” che rappresenta un obiettivo fondamentale della nostra proposta politica. Tutte le nostre interrogazioni chiedevano una risposta scritta e orale. All’interrogazione è data, entro trenta giorni dalla presentazione risposta scritta dal Sindaco o dall’Assessore competente (art. 29 del Regolamento). Ad oggi non abbiamo ottenuto né l’una, né l’altra” spiegano.

“Quando la risposta non viene presentata entro trenta giorni, il Presidente del consiglio, cioè Lei, “diffida il soggetto competente a provvedere entro trenta giorni dalla data di scadenza trascorsi i quali provvede ad inviare al soggetto inadempiente una censura consiliare” (art. 29). Le ricordiamo, inoltre, che per le proposte di delibera consiliare “gli uffici competenti sono tenuti, sentito il segretario comunale, comunque non oltre trenta giorni, a provvedere all’istruttoria “(art. 26 del Regolamento). Avrà notato che sono trascorsi oltre sei mesi dalla presentazione dei nostri atti” dicono.

“Il ruolo di consigliere comunale, soprattutto di minoranza, è quello di indirizzo e di controllo. Se tale ruolo non è difeso, inevitabilmente viene di fatto impedita la nostra funzione. Le chiediamo, pertanto, di rispettare e di far rispettare lo Statuto e il Regolamento del Consiglio comunale. In caso contrario non abbiamo altra possibilità che segnalare tale grave inadempienza al sig. Prefetto affinché assuma le decisioni che riterrà più opportune” concludono.

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