Bufera sull’autoscontro, Bigossi (Pd): “Chi ha autorizzato ad eliminare la siepe?”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Autoscontro di via Tigli. “Dopo la risposta del Comune – tuona Daniela Biossi, segretaria del circolo nord del Pd – si evince in modo incontrovertibile una responsabilità evidente da parte dell’amministrazione sambenedettese”.
“Ancora una volta – la stoccata di Bigossi – gli amministratori della città tentano di nascondere le proprie responsabilità addossandole agli apparati tecnici e addirittura al proprietario dell’attrazione (LEGGI QUI). Innanzitutto riteniamo del tutto inadeguata la location, un vero e proprio tappo pedonale e visivo in uno dei luoghi più suggestivi della Riviera adriatica. Inoltre, molti amministratori dovrebbero, oltre a chiedere scusa, dimostrare la loro buona fede in quanto con arroganza hanno per giorni sostenuto la bontà e la regolarità di tale scelta rivelatasi invece inadeguata, come certificato dalla commissione competente al pubblico spettacolo”.

La Bigossi è al veleno: “Una città non si amministra con leggerezza, ci vuole responsabilità ed impegno. Proprio per questo mi rivolgo al sindaco Pasqualino Piunti che anche stavolta, come per i fondi persi per il porto, tenta di celare i suoi errori coinvolgendo la struttura tecnica ed i suoi assessori e consiglieri. Il sindaco è il vertice massimo dell’amministrazione, ha poteri e di conseguenza responsabilità. Non può, anche questa in vicenda, scaricare le colpe. Cosa che, oltre ad essere singolare, è gravissima”.

Bigossi incalza Piunti: “Proprio per questi motivi rivolgo alcune domande al sindaco, a cui non dovrà rispondere a me ma alla città: chi ha autorizzato l’eliminazione della siepe e la potatura degli alberi (LEGGI QUI)? Come ha fatto il titolare dell’autoscontro a montare e mettere in esercizio la struttura se non c’era nessuna autorizzazione? Quali amministratori erano al corrente della mancanza dell’autorizzazione? Infine, si rende conto a quali rischi ha esposto la città se fosse accaduto qualche incidente?”.

La stoccata finale: “Risponda sindaco e lo faccia senza la sua solita retorica ma con responsabilità, come compete ad un primo cittadino attento. E soprattutto: lei ne era consapevole?”.

 

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