Buoni alimentari, a Grottammare sostegno a 446 famiglie

GROTTAMMARE

GROTTAMMARE – Al termine dell’operazione “Buoni spesa alimentare”, ecco stilato anche il bilancio dell’istruttoria  partita qualche giorno prima di Pasqua e condotta con celerità e spirito di servizio dal personale dei Servizi sociali fino a venerdì scorso, per la lavorazione di 642 domande pervenute, di cui 545 ammesse a valutazione. Complessivamente, soddisfatte le domande relative a 446 nuclei familiari.

Per l’erogazione dei buoni spesa per l’acquisto di prodotti alimentari in favore dei cittadini colpiti dalla crisi economica determinata dall’emergenza Covid-19, il Governo aveva concesso al comune di Grottammare € 106.385,15. La cifra, risultata insufficiente a coprire le richieste, ha portato l’Amministrazione comunale ad ampliare il plafond a disposizione, dirottandovi risorse per € 15.864,85 da altri capitoli di bilancio del settore sociale, al fine di poter soddisfare tutte le domande pervenute senza dover escludere nessuno.

L’erogazione media per nucleo è stata di € 274,10 per un importo complessivo di € 122.250.

Delle 545 domande presentate, 38  escluse per dichiarazione del nucleo familiare difforme da quanto registrato in Anagrafe e 51 hanno conseguito un punteggio minore al minimo ammissibile per l’erogazione del buono di importo più basso (erano necessari 5 punti per il buono da 100 euro).

La Giunta comunale ha deciso anche di ammettere coloro che avevano presentato la domanda senza firma – invitandoli a ripresentare successivamente la domanda correttamente sottoscritta – e coloro che hanno regolarizzato la posizione anagrafica prima dell’istruttoria: in 10 casi, infatti, si tratta di integrazioni o modifiche a domande già presentate.

Sono 33 i nuclei che erano già seguiti dai Servizi Sociali, 101 quelli che dispongono di un sostegno, mentre 181 quelli privi di qualsiasi reddito, di cui 145 privi anche di un qualsiasi sostegno economico; in 310 hanno dichiarato di aver avuto una riduzione del proprio reddito a causa della pandemia;  227 sono in affitto e solo 1 è senza fissa dimora. In 365 nuclei non ci sono persone sopra i 65 anni.

“I criteri di valutazione sono stati elaborati in maniera trasparente appositamente per stimare tutti i bisogni senza creare disparità di trattamento e senza lasciare indietro nessuno – ha dichiarato l’Assessore all’Inclusività Sociale, Monica Pomili – Sono state soddisfatte tutte le domande pervenute ad eccezione di quelle con dati non corrispondenti all’Anagrafe e di quelle arrivate oltre il termine. Le dichiarazioni rese relative ai redditi e al capitale saranno successivamente verificate. Prima di ogni cosa abbiamo voluto dare una risposta rapida ed efficiente. Per questo abbiamo aggiunto fondi comunali a quelli pervenuti dal Governo”.

“È stato svolto un lavoro certosino e senza sosta – osserva il dirigente della 1ª Area, Igor Vita – grazie all’impegno sincero e appassionato dei dipendenti dei Servizi Sociali. Hanno lavorato notte e giorno, domeniche incluse, con due soli obiettivi: consegnare i buoni il prima possibile e aiutare tutti, uno per uno, a non commettere errori nella presentazione. Ciò è dimostrato dal bassissimo tasso di esclusioni, meno del 7% del totale, relativo solo a situazioni non recuperabili”.

“Stiamo per entrare in una fase ancora più critica – fa notare ancora l’assessore Pomili- poiché a breve mancheranno anche le risorse per pagare affitti, bollette, mutui, assicurazione, bolli e quant’altro non previsto dal Governo. Noi faremo tutto il possibile per supportare le famiglie grottammaresi. Tutti coloro che volessero tendere una mano ai nuclei in difficoltà,  possono farlo attraverso un versamento sull’IBAN IT10F 08474 69470 000 000 002 451 con causale: solidarietà Covid-19″.

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