Capuano: “A San Benedetto non esiste la cultura della sconfitta”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’allenatore rossoblù Ezio Capuano ha risposto questo pomeriggio alle domande dei giornalisti alla vigilia del derby con il Teramo.

Quanti sono i convocati?

23, porterò anche due ragazzi delle giovanili in cui credo molto: Austoni e Tirabassi. Faccio i complimenti al Settore Giovanile perché è un patrimonio importante per la Sambenedettese.

E’ stata una settimana un po’ particolare Mister…

Ho 53 anni, sono una persona molto intelligente e molto scafata. Io devo pensare alla partita di domani, che sarà difficilissima, devo pensare alla mia squadra, al campionato faraonico che stiamo facendo e quindi non farò nessuna polemica. Io nella mia vita ho risposto sempre con i fatti: sono arrivato qui che la Samb era ottava in classifica e oggi siamo ad un punto dalla seconda, il resto è tutta aria fritta. L’unica cosa che posso dire è che l’intervento di stamattina di Andrea Fedeli mi ha fatto molto piacere.

Quali saranno le insidie della partita di domani?

Io guardo i numeri e le statistiche. Questa è una squadra che ha pareggiato in 10 a Feralpisalò, ha vinto 2-0 a Padova e l’unica partita che ha perso è stata a Bolzano al 94′ su una palla inattiva. E’ una squadra che riesce a fare molto meglio fuori casa che in casa, è una squadra che si chiude bene, ha tutte le scheggie sugli esterni e poi è un derby sentitissimo e ci sono punti in palio che potrebbero essere decisivi. Domani sarà una tra le partite più difficili: noi ci giochiamo la storia e loro verranno qui agguerriti, sono una buona squadra allenata da un ottimo allenatore. Sentendo le dichiarazioni dei loro tesserati so che loro verranno per vincere, e me lo auguro così sarà una partita aperta, perché anche noi giocheremo per vincere fin dal 1′. Le strategie non le conosco ma le rispetto.

Che partita si aspetta, considerando che veniamo dalla sconfitta con il Bassano?

A San Benedetto non esiste la cultura della sconfitta: vi fossilizzate su una sconfitta senza ripensare che nelle ultime 7 partite abbiamo fatto 2 punti a partita, quindi 7 partite 14 punti. Io quando perdo sono il meno bravo ad assimilarla, però dobbiamo ricordarci che c’è anche quella ed è molto più facile la gestione della vittoria che non della sconfitta; quando si perde si lavora meglio: c’è più attenzione, c’è più cura nel cercare di non ripetere gli stessi errori e di evitare una prestazione simile.

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