Caso Muzi, così parlò l'"Azzurro" consigliere

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo le polemiche un lungo silenzio. Ora il consigliere di Forza Italia, Stefano Muzi (foto), ha deciso di uscire allo scoperto. Le polemiche erano scoppiate a seguito di un post su Facebook, con due  foto, con cui annunciava di avere avvisato la polizia municipale di allontanare una mendicante e un musicista di strada  che aveva trovato riparo sotto al pontino ferroviario di viale Moretti.

“Il post non è mai stato rimosso – racconta Muzi – in seguito alle polemiche. Basta scorrere sulla mia bacheca per trovarlo ancora presente, con quasi 80 like. Altra cosa che mi preme sottolineare è che non erano due “artisti di strada”, o presunti tali, ma un “artista”, sotto al pontino vietato anche dall’ordinanza dell’ex sindaco Gaspari. C’era anche   una mendicante nel negozio di fronte all’ottica 10Decimi. Poi il paragone con Roma che leggo nella riflessione di Roberto Giobbi  (segretario di una sezione Pd, ndr) neanche lo commento”.

Per fare capire meglio al lettore di San Benedetto News l’inizio di tutto, abbiamo copiato dal profilo Facebook di Muzi e  incollato in questa pagina il commento dell'”Azzurro” consigliere. Il commento fu postato alle ore 20,34 di sabato 12 novembre.

“Circa un’ora fa, passando per Corso Moretti, mi sono imbattuto in due mendicanti che, in barba ai regolamenti ed alle prescrizioni di legge, facevano l’elemosina, chi con bagagli voluminosi al seguito e chi attrezzandosi addirittura con una specie di xilofono a rotelle, comodo da spostare. Mi sono permesso di attenzionare, tramite una telefonata, il comando dei vigili urbani, al quale ho chiesto di intervenire. È necessario snidare queste abitudini malsane e tutelare, oltre che il decoro urbano, anche i cittadini sambenedettesi, che per un’occupazione di suolo pubblico, o per una manifestazione temporanea di pubblico spettacolo, devono produrre voluminosi incartamenti burocratici. Ps: mi dicono che il “musicista” sia andato via”.

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