Ceriscioli a Conad: ” Logistica in tre poli: Monsampolo, Fano ed Osimo. Preservare il lavoro”

ANCONA – Il Presidente regionale, nonostante il momento difficile per il Coronovirus, non ha dimentica la grande questione Conad-Auchan.

Lo sforzo che mi sento di chiedere a Conad, che immagino sulla logistica abbia strumenti straordinari, è quello di valutare, in un territorio particolare come le Marche dove non è così banale muoversi da una valle all’altra, la possibilità di una logistica su tre poli (Monsampolo, Osimo, Fano).

Un sistema che potrebbe rivelarsi vincente perché permetterebbe di tenere insieme l’efficienza e il taglio dei costi con una distribuzione più corretta sul fronte occupazionale. Ottimizzare gli spostamenti inoltre, garantirebbe anche un minor impatto ambientale nel report sociale annuale di Conad. Non può quindi essere un assunto dogmatico la scelta di chiudere il polo di Osimo sovraccaricando quelli agli estremi in un territorio come il nostro. Fare una valutazione di questo genere semplificherebbe il lavoro del tavolo. Favorirebbe, altresì, tutti gli strumenti che come Regione possiamo mettere in campo in termini di politiche attive e ammortizzatori sociali. Darebbe una risposta in termini di attenzione ad un territorio che ha una sua identità che va preservata anche attraverso il modo di lavorare.

Queste dichiarazioni sono giunte dal tavolo di lavoro, convocato dalla componente dellea giunta regionale Bravi, rispetto alla – sempre aperta – questione dell’acquisizione del gruppo Auchan-Simply-Sma. Presenti anche le componenti sindacali e la proprietà. Il rappresentate ha ricevuto l’input del Governatore, promettendo una risposta al prossimo incontro.

Nelle Marche i punti vendita acquisiti da Conad sono 29. Di questi, 21 rientrano nel perimetro Conad: 11 con la cooperativa Cia (664 dipendenti) e 10 con la cooperativa Conad Adriatico (588 dipendenti). I restanti 8 punti vendita di medie o piccole dimensioni con 221 dipendenti saranno ceduti a terzi.

La società conta di chiudere le trattative entro maggio-giugno prossimo. Altre 73 persone lavorano poi nella struttura di sede di Ancona e 3 negli uffici distaccati. A questi si aggiungono 2 dipendenti diretti e 84 indiretti nel deposito Movimentazione di Offagna e i 4 dipendenti diretti e i 102 di una ditta esterna, la Xpo, nel deposito Logistica di Osimo a rischio chiusura.

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