“Civiltà picena”, una nuova associazione impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale

Sarà presentata giovedì 8 luglio alle 18 negli spazi della Pinacoteca Civica – Sala della Vittoria, l’associazione culturale Civiltà Picena, nata dalla volontà di alcuni professionisti ascolani, impegnati nella promozione territoriale, per la salvaguardia, la valorizzazione e la diffusione della civiltà picena, le sue radici, il suo patrimonio.

Costituita nel dicembre 2019, ha resistito nel corso della pandemia, lavorando per costruire sinergie e programmare azioni che oggi trovano attuazione e confronto con le istituzioni e la cittadinanza per collaborare all’obiettivo comune di rendere Ascoli un indiscusso attrattore culturale e turistico.

Nove i membri del direttivo che indirizza le attività dell’associazione, presieduta dall’architetto Maria Gabriella Alboini, affiancata dalla comunication designer Elisabetta Mariani, segretaria e tesoriere e dal prof. Stefano Papetti, curatore scientifico. Completano il consiglio il prof. Carlo Bachetti, l’avvocato Achille Buonfigli, il notaio Francesca Filauri, l’artista Gabriele Coccia, il fotografo Gabriele Viviani, e il grafico Matteo Diamanti.

Tra i risultati più significativi raggiunti, l’accordo siglato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e il Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, per la realizzazione di un ciclo di mostre e convegni con l’obiettivo di restituire visibilità ai reperti archeologici recuperati dai sequestri e di sensibilizzare la popolazione di tutte le età sull’importanza della cura e della catalogazione dei reperti archeologici contro le frodi.

Altro progetto già in essere “Adotta un monumento, un’aiuola, un’area verde, una rua”, che vede l’affidamento della cura dell’area antistante la chiesa di San Gregorio Magno, da parte del Comune all’associazione. 

In occasione dell’evento di presentazione dell’associazione Civiltà Picena, il prof. Stefano Papetti mostrerà e racconterà alcuni reperti archeologici piceni inediti, che verranno poi donati al Museo Archeologico di Ascoli.

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