Coldiretti Marche: pochi stranieri. Boom degli agriturismi

Agriturismo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Olandesi, francesi, belgi, svizzeri?  Qualcuno di loro in giro per le Marche si è pur visto. Ma tanti sono e sono stati gli italiani in cerca di pace e sicurezza, magari in un agriturismo, magari in montagna.

Prese d’assalto le mete montane. E in generale anche a settembre le strutture ricettive alternative incentrate sulla natura e il buon cibo fanno registrare il boom di gradimento.

Grandi spazi. All’aperto dove il distanziamento non è un problema e dove la natura dà il meglio di sé, tra escursioni, pillole di storia e delizie da gustare.

L’analisi di Coldiretti Marche. La rete di Terranostra, l’associazione di agriturismi di qualità della Fondazione Campagna Amica diffonde dati a dir poco incoraggianti.

Estate 2020. Eccellente, con pochi stranieri ma tanti turisti italiani. Anche se non basterà per recuperare le perdite causate dal lockdown che in primavera ha decurtato i ponti di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio e tutte le cerimonie legate alla liturgia eucaristica.

“Come Coldiretti – spiega la presidente regionale Maria Letizia Gardoni – ci siamo spesi per far rientrare le attività agrituristiche all’interno delle misure a sostegno decise da Governo e Regione Marche. Questo al fine di garantire un ristoro economico per le forti perdite subite con le chiusure in tempo di quarantena. Inoltre, la nostra organizzazione ha divulgato le tante potenzialità che gli agriturismi esprimono. Oltre alla ricezione turistica e la ristorazione, che coinvolgono i servizi educativi e sociali nella loro totalità. E istituendo, così, l’azienda agrituristica come il luogo in cui accedere ad un sistema di welfare in totale sicurezza”.

Da nord a sud delle Marche un migliaio di aziende agricole certificate. E dall’accoglienza e alla ristorazione, 12mila posti letto e 500 piazzole di sosta per camper.

Una su cinque si trova in area Montana. Uno strumento di presidio del territorio terremotato a rischio spopolamento. Infatti i turisti sono tornati anche in strutture che hanno ripreso a lavorare oggi dopo il sisma che ha duramente colpito quei territori, che però hanno saputo reinventarsi e rialzare la testa.

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