Coronavirus, giro di vite sui distributori automatici

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SAN BENEDETTO DEL TRONTOEmergenza coronavirus. Giro di vite del comune di San Benedetto su utenti e titolari di distributori automatici.

Il divieto. Nei giorni scorsi, il sindaco Pasqualino Piunti ha inviato un messaggio alle associazioni maggiormente rappresentative del commercio per mettere in chiaro alcuni punti dei recenti decreti. In particolare, si è evidenziato che le attività di commercio effettuato per mezzo di distributori automatici vanno considerate alla stregua di un attività commerciale in sede fissa. Quindi risultano tra quelle che devono restare chiuse. Questo perché, per via delle dimensioni dei locali, non può essere garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Il sindaco, inoltre, ha invitato le associazioni ad intervenire presso i titolari di queste attività consigliandone la chiusura. Da qui, l’avvio di controlli.

Le violazioni. Nei giorni successivi, in comune sono arrivate numerose segnalazioni sul persistere di comportamenti in violazione delle norme. In particolare, di assembramento e mancata distanza di sicurezza interpersonale nei pressi di queste attività. Proprio ciò che si chiede di non fare per frenare il contagio del coronavirus.

La stretta. Pertanto il sindaco comunica di aver attivato gli organi di controllo affinché procedano a sanzionare, anche penalmente, non solo gli avventori ma anche i titolari, poiché, non essendo prevista per queste attività la presenza di personale, quest’ultimi non possono garantire la funzione di sorveglianza e garanzia delle misure da porre in atto.

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