Covid, da lunedì le Marche in zona rossa per 15 giorni

“Questa mattina il ministro Speranza ci ha comunicato che la soglia dei 250 positivi a settimana su 100mila abitanti su base regionale sarà il criterio adottato per valutare le regioni che entrano in zona rossa. A seguito di questa decisione, il ministro Speranza mi ha confermato che le Marche automaticamente saranno portate in zona rossa per le prossime due settimane. L’ordinanza sarà emessa dallo stesso ministro e andrà in vigore da lunedì”.

Lo annuncia il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli su facebook. “Stiamo attraversando la fase più difficile dall’inizio della pandemia. Se l’anno scorso l’impatto è stato fortissimo, oggi si aggiungono stanchezza ed esasperazione, senza considerare gli effetti di natura economica sulle imprese e sulle famiglie” aggiunge. “È stato un anno difficile, ma dobbiamo avere la consapevolezza che questa lunga traversata, con la somministrazione dei vaccini, ci sta facendo intravvedere una nuova fase. Ad oggi, nella nostra regione, su 176.810 dosi ricevute ne sono state somministrate 163.581, il 92,5% del totale”.
In zona rossa è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.
Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti.

Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali.
Restano ancora chiuse palestre e centri sportivi e vietati gli sport di contatto.
Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Due extracomunitari clandestini arrestati dopo una furibonda rissa ed espulsi

Articolo Successivo

Acquasanta, ha un malore mentre guida, un 68enne umbro perde la vita