Fillea Cgil, Paola Senesi nuova segretaria

ARQUATA – La Fillea, riunita a Pescara del Tronto,  si avvia al primo congresso provinciale e si impegna,  per i prossimi 4 anni, a continuare le battaglie per la legalità, per il lavoro e per la buona qualità dell’occupazione. Sisma, rete infrastrutturale, impianti fissi sono tre principali direttrici verso cui è e sarà rivolta l’azione della categoria.

La Fillea e la CGIL hanno deciso di fare un investimento nel territorio ascolano e fermano in termini di persone ed energie costituendo una squadra giovane e motivata con a capo una donna, la segretaria (neo-eletta), Paola Senesi.

“La ricostruzione, dopo il sisma del 2016, è partita con il passo sbagliato: già nella fase dell’emergenza si sono visti i gravi limiti delle tante aziende e committenze che hanno operato. A distanza di tre anni dalle principali scosse, la ricostruzione si è rilevata lenta e sregolata. Nelle province coinvolte nella ricostruzione, il “sistema” ha dimostrato di non avere anticorpi robusti contro infiltrazioni e abusi e tutto si è svolto in  totale assenza di regole, trasparenza e legalità” spiega una nota.

“Nei due territori sono al palo diverse grandi opere e grandi interventi infrastrutturali. Ultima in ordine cronologico i cantieri dell’ANAS, appaltati alla Carena (storica azienda ligure operante nel settore dal 1860), che da agosto sono fermi nel sostanziale disinteresse generale. Tanto ci sarebbe da dire anche per i 18milioni di euro del piano per le periferie che, sebbene programmati, non sono stati ancora cantierizzati. Così come non si vede la luce per l’Ospedale di Amandola, il ponte di Rubianello, ma anche  il completamento della provinciale Mezzina e l’ammodernamento della mare monti. Infine, con un occhio anche al futuro del settore e all’impatto ambientale, sarebbe utile anche ripristinare la ferrovia che collega Amandola con la costa e la relativa elettrificazione. La riprova di quanto sostenuto dalla Fillea e cioè che il problema italiano non è solo la quantità di risorse stanziate in edilizia, ma anche la possibilità di spendere quanto stanziato (anche per ritardi degli enti locali o per situazione economica e patrimoniale delle imprese”, conclude la nota

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