Gara unica regionale per il trasporto scolastico. Castelli (FdI) : “Si apre una voragine nei conti dei comuni”

scuolabus

ASCOLI – Il responsabile Enti Locali di Fratelli d’Italia Guido Castelli attacca la Regione sul trasporto scolastico.

“Moltissimi sindaci sono in fibrillazione dopo che la regione ha comunicato gli esiti della gara unica regionale per l’affidamento del trasporto scolastico. La procedura è sviluppata sulla base di dieci lotti in cui è suddiviso il territorio regionale e nei giorni scorso la Regione ha informato i sindaci dei risultati di gara. Pressoché tutti i comuni hanno registrato un aumento vertiginoso dei costi posti a loro carico per lo svolgimento di un servizio che, secondo le nuove modalità, dovrà essere attivato a partire dal 31 luglio 2020. Si tratta di un fatto estremamente grave che si aggiunge alla crisi delle entrate comunali dovute all’emergenza COVID e che in qualche caso rischia di provocare un collasso finanziario dei comuni che – vista l’eccezionalità del frangente – avranno tempo fino al  30 settembre per attestare la salvaguardia degli equilibri di bilancio” dice Castelli.

“Mi sembra folle che nello stesso momento in cui tanti sindaci devono industriarsi per fronteggiare le conseguenze della più grave crisi economica e sociale dal dopoguerra ad oggi, la Regione “affossi” proprio i soggetti che istituzionalmente saranno chiamati a garantire le protezioni sociali in favore delle comunità. Sarà utile e opportuno liberare i comuni che avevano delegato la Regione ad indire la gara unica dagli aggravi di un costo del servizio che prevede un incremento di quasi un euro a chilometro e che rischia di compromettere l’esordio di un anno scolastico che già si annuncia complicatissimo” spiega l’esponente FdI

“Una mazzata che potrebbe rendere esplosivo il prossimo settembre,Sarà bene fare luce su questa gara e in questo senso ho invitato il gruppo di Fratelli d’Italia alla Regione di approfondire le modalità di svolgimento della stessa. Le aggiudicazioni ai diversi fornitori sono avvenute sulla base di valutazioni che per il 30% riguardavano la parte economica dell’offerta e per il 70% la qualità e la capacità aziendale dei partecipanti alla gara. Da questo punto di vista ho appreso, non senza sorpresa, che alla START (un’azienda pubblica che possiede oltre 100 autobus e ben due depositi nel territorio provinciale) sia stata assegnato un punteggio molto inferiore – in termini di organizzazione aziendale – rispetto a quello riconosciuto ad aziende private sicuramente di minore dimensione” conclude Castelli.

“Non voglio fare illazioni. Sicuramente è tutto regolare ma quando una gara interferisce in modo cosi pesante sugli equilibri finanziari dell’ente è bene garantire la massima trasparenza nelle procedure”.

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