I Musei Sistini del Piceno pronti a ripartire

«Nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, le amministrazioni comunali che fanno parte della rete dei Musei Sistini del Piceno ricadenti nel territorio della Diocesi di San Benedetto, Montalto e Ripatransone, hanno manifestato grande unità nella volontà di riaprire al pubblico i Musei di arte sacra presenti nei loro territorio».E’ stato questo il commento di Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno, dopo il consueto incontro annuale, il ventiduesimo dalla fondazione nel 1998, tenutosi la settimana in video conferenza.

«Mi aspettavo qualche passo indietro quest’anno – ha aggiunto la direttrice – invece c’è stato ancora più entusiasmo nella programmazione dei prossimi eventi».«Il museo d’arte sacra potrebbe essere essenziale per la ripartenza», hanno invece commentato i primi cittadini.  Anche gli enti contribuenti si sono dette pronte alla riapertura. Il dibattito ha visto presenti i sindaci dei Comuni che ne fanno parte.

C’erano Daniel Matricardi di Montalto, Giovanni Borraccini di Rotella, Fabio Polini di Castignano, Alessandro Lucciarini De Vincenzi di Ripatransone, Augusto Curti di Force, Francesca Grilli di Montemonaco, l’assessore Francesca Perugini di Comunanza. C’erano anche il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani ormai partener storico della rete museale e Luca Nibbi per conto dell’azienda Hydrowatt.

ll vescovo Carlo Bresciani ha ricordato di come la missione dei Musei Sistini del Piceno sia quella di «mantenere il patrimonio artistico a contatto con la comunità del posto, senza concentrare le opere d’arte in unico luogo, ma conservandole diffuse sul territorio». Don Giorgio Carini, presidente dei Musei, ha sottolineato l’importanza di essere uniti per riaprire i musei nel post Covid-19.

«L’apertura dei musei è sempre stata scontata, almeno nei periodi natalizi e pasquali e nella stagione estiva. Adesso diventa un evento straordinario. E l’adeguamento alle norme igienico sanitarie imposte per il contenimento dell’epidemia sarà il primo impegno», ha ricordato la direttrice Di Girolami.

La Soprintendenza ha infatti già emanato alcuni vademecum, comprensivi delle nuove disposizioni da adottare: sanificazione, distanza di sicurezza, dispositivi di protezione individuali (Dpi).

«La speranza – ha detto ancora la Di Girolami – più che l’ambizione, è quella di programmare l’eccezionale evento di riapertura per i primi di luglio: tutti i sindaci, in contemporanea, dovrebbero riaprire le porte dei loro Musei.

In quello stesso giorno a Lucciarini De Vincenzi toccherebbe, sempre nel “sogno”, l’inaugurazione contestuale dell’ufficio Beni Culturali, trasferito negli ultimi mesi da San Benedetto Del Tronto al complesso museale di Ripatransone»

Tra le attività che vedrà impegnati i responsabili dei Musei Sistini ci sono diversi interventi riguardanti le singole realtà territoriali, tra cui il restauro di una Madonna del De Magistris che si trova a Comunanza, il Sant’Antonio di Force in cartapesta e la valorizzazione delle lastre scolpite di Vallegrascia, ora al museo di Montemonaco, il cui restauro è terminato. Nel 2019 in numero complessivo dei visitatori si è attestato a 16.426, un dato salito modo dopo il terremoto.

«C’è stato un vero confronto con grande manifestazione di unità d’intenti – ha precisato la Di Girolami – e da tutti è stata evidenziata l’importanza di poter offrire la prossima estate dei musei aperti, pur avendo un turismo ridotto che in ogni caso verrà intercettato dalle strutture aperte».Ricordate le 1.260 presenze alla mostra delle istallazioni Crivellesche.

«Un grande risultato, poiché a Rotella non si passa per caso, ma occorre una decisa volontà di venire», ha detto il sindaco di Rotella, Giovanni Borraccini contribuendo a far scoprire tutto il territorio e i musei circostanti. E ancora dal sindaco di Montemonaco, Francesca Grilli: «L’opportunità di avere un museo che apre al pubblico è il fulcro della vita culturale di un paese che riparte anche in questa circostanza».

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