Il campo di via Sgattoni conteso, Troli chiamato a mediare tra le due realtà coinvolte


SAN BENEDETTO DEL TRONTO − Lunedì scorso, il 12 ottobre, l’associazione sportiva dilettantistica Emme Project si è vista impossibilitata ad accedere al campo di atletica di via Sgattoni. Le cause di tale decisione, con tanto di agenti di sicurezza privata, sono da rintracciare alle normative anti−contagio. Nello specifico peserebbe il numero di accessi consentiti da parte dei tecnici ed atleti.

«Lunedì pomeriggio io, altri tecnici e circa 25 ragazzi siamo arrivati all’entrata del campo – dice Giuseppe Giorgini, allenatore Fidal – che notoriamente è gestito dalla Atletica Collection, associazione dalla quale ci siamo separati tempo fa, facendo nascere la Emme Project. La security ci ha detto che non potevamo entrare per via delle regole anti covid».

In questa occasione è stato fatto presente dal personale di sicurezza privata ai tesserati dell’Emme Project un altro aspetto «Ci è stato detto che non potevamo entrare se non dalle 15 alle 16 e di sera – prosegue Giorgini – ma la verità è che in quel momento l’impianto era utilizzato solo da pochissimi ragazzi e peraltro in struttura al chiuso. Inoltre, l’orario che ci è stato proposto è impossibile da rispettare: i ragazzi che alleniamo sono tutti in età scolare, e quindi venire alle 15 per loro sarebbe impensabile».

Emme Project ha cercato di aggirare il veto all’attività agonistica con una soluzione pro tempore.

«La Bocciofila ci ha dato il permesso di allenarci al parcheggio del bocciodromo, a pochi metri di distanza – spiega Giorgini –. Si tratta, comunque, di una toppa: noi abbiamo sempre pagato e abbiamo diritto ad entrare nel campo di atletica».

Ad intervenire è anche la presidentessa dell’associazione, Adalgisa Vecchiola

«Le richiamate misure anticovid – dice Adalgisa Vecchiola – che sembrerebbero essere alla base di una così drastica limitazione all’accesso, non possono penalizzare esclusivamente atleti e tecnici della nostra associazione dovendosi, tali misure, attenersi alle norme ad oggi in vigore».

Il riferimento va alla disciplinare di accesso negli impianti, emanato dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera lo scorso 25 giugno. Secondo tale regolamento, lo spazio degli impianti sportivi riservato ad ogni singolo soggetto è pari a 65 metri quadri. Ragionando sugli spazi disponibili, quindi, nel campo potrebbero esserci fino a 350 accessi.

Il neo assessore Troli come mediatore

Una questione che attende di essere risolta dal Comune. Lunedì il neo assessore Piefrancesco Troli incontrerà l’Atletica Collection; mercoledì la Emme Project e infine ci sarà un incontro congiunto.

«Stiamo studiando le normative – dice Troli – la prossima settimana sapremo dare una risposta precisa alle società».

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