Il Vescovo D’Ercole: “Tra 6 e 10 persone al giorno mi chiedono aiuto per pagare le bollette”

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ASCOLI PICENO – “Da 6 a 10 persone vengono da me tutti i giorni per chiedere aiuto nel pagamento di bollette e affitti. E’ una situazione che va avanti ormai da molto tempo”. Così il Vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole fotografa il fenomeno della povertà sotto le Cento Torri.  Un territorio ancora in grande sofferenza che patisce la potentissima unione tra crisi e sisma, una combinazione che ancora porta molte ferite tra gli ascolani. “Cerco di aiutare tutti quelli che vengono da me” prosegue D’Ercole “Li indirizzo alla Caritas, ma poi li aiuto direttamente io. Credo che sia questo il compito della Chiesa: stare vicino a chi soffre”.

Anche il Comune di Ascoli cerca come può di arginare il fenomeno che negli ultimi anni è aumentato. Dall’ufficio Servizi Sociali dicono che “C’è una pluralità di interventi che abbiamo messo in campo tra i quali il SIA sisma, un trattamento economico concesso agli abitanti dei Comuni colpiti dagli eventi sismici ma anche il reddito d’inclusione, mentre l’Arengo ha ideato il reddito di dignità” dicono i dirigenti “Stiamo analizzando tutte le domande per stilare una graduatoria per consentire, a chi ne usufruirà, di svolgere lavori socialmente utili per 400 euro. Abbiamo  ricevuto circa 120 domande e ne accetteremo i due terzi ma la nostra idea è quella di includerne altri  interventi attraverso alcune borse lavoro. Su questo progetto abbiamo investito 200mila euro per il 2018 e altri 200mila per il 2019, tutti ed esclusivamente con fondi comunali” ricordano i dirigenti ”.

Il Sindaco Guido Castelli sostiene che “La nostra politica di sostegno è andata in aiuto degli impoveriti.  Il nostro reddito di dignità è quasi un’eccezione in Italia visto che non sono molti i casi  in merito a questo provvedimento e speriamo che quest’iniziativa possa proseguire anche nelle Amministrazioni che verranno dopo la nostra”.

In molti si rivolgono ai Servizi Sociali anche per fare fronte al pagamento di affitti e bollette. “Di concerto con gli assistenti sociali e a seconda dei casi, spesso decidiamo di dare 6-700 euro a famiglia per prevenire gli sfratti, che negli ultimi anni, hanno raggiunto la cifra di 5-6 ingiunzioni ogni 12 mesi. Cerchiamo di intervenire con ulteriori contributi per trovare una degna soluzione.Come Servizi Sociali cerchiamo di trovare una soluzione, sistemando i nuclei in bed & breakfast oppure dai parenti” dicono gli assistenti sociali “ Molti ci vengono a chiedere aiuto anche per le bollette e per questo abbiamo aumentato il budget a disposizione in un fondo alimentato anche da misure nazionali per il contrasto alla povertà. Spesso interveniamo anche in aiuto delle famiglie quando ci sono situazioni improvvise, quali ad esempio, il pagamento di un funerale”. Gli aiuti sono indirizzati anche alle famiglie straniere residenti in città ma che “Devono avere un permesso di lavoro di lungo periodo, valido 5 anni”.

“Questo non è assistenzialismo, ma una forma vera di welfare per poter vivere con meno ansie” sottolinea l’Assessore ai Servizi Sociali Donatella Ferretti “Il fenomeno povertà è andato aumentando negli ultimi dieci anni, ma nell’ultimo periodo abbiamo notato che ci sono state meno persone che ci hanno chiesto aiuto e questo ci da speranza”.

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