In Sardegna il pecorino più grande del mondo? A rischio il record di Castel di Lama

 Partito il countdown in Sardegna, per domenica prossima è atteso il giudice della Commissione Guinness World Record, Lorenzo Veltri. Su di lui, infatti, verterà la decisione di convalidare e certificare che ‘Il Gigante del Cedrino’, il pecorino prodotto a maggio del 2019 dai pastori della bassa Baronia, è il più grande al mondo.

L’annuncio è partito dalla Coldiretti di Nuoro, sponsorizzando l’atteso evento per domenica prossima alle 18.30. Un progetto partito da lontano, coi primi tentativi che risalgono al 2017 alla manifestazione “Primavera nel cuore della Sardegna”, ideata dalla Camera Commercio di Nuoro. In quell’occasione venne prodotta una forma da mille e cinquecento litri, superata di altri centocinquanta (litri) nell’anno successivo. L’assalto al record lamense è iniziato quando si è iniziato a ragionare con quattromila e cinquecento litri di latte ovino. Per realizzare il record è stata utilizzata una forma in legno gigante di 165 centimetri di diametro e 60 centimetri di altezza.

I, poc’anzi citati, quattromila e cinquecento litri provengono da una cooperativa locale, qui confluiscono i pastori dei cinque Comuni della bassa Baronia. Della trasformazione si sono occupati 50 pastori di Loculi e dei Comuni limitrofi, utilizzando 33 calderoni di rame (lapiolos).

Un record-simbolo per la Sardegna ed il centro in particolare che abbiamo sponsorizzato fin dall’inizio sostenendo l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Locoli – dice il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis –. Per noi ha un valore particolare, visto il ruolo che la pastorizia, soprattutto nel centro Sardegna, rappresenta non solo dal punto di vista economico ma anche sociale, culturale ed identitario”.

Il record decennale di Castel di Lama

La forma fu realizzata in due fasi ed in diretta, utilizzando 3.500 litri di latte di pecore dei Monti Sibillini; ben venticinque volontari lavorarono otto ore per produrne una di 850 chili di peso (formaggio fresco). La stagionatura di nove mesi terminò con l’evento pubblico del 29 maggio 2010, qui si attestò che il formaggio si era stabilizzato ad un peso di 534,7 chilogrammi, un diametro di 158 centimetri e un altezza di 29 centimetri. Il tutto venne compiuto in presenza del notaio Cappelli, dell’allora sindaca Rossini, e degli assessori provinciali Giuseppe Mariani e Guglielmo Massicci.

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