Inchiesta sanità, Ceriscioli: “E’ solo un avviso garanzia”. M5s presenta mozione di sfiducia

consiglio regionale

ANCONA – “Ci vorrebbe un po’ di coerenza, qui si tratta di un avviso di garanzia che avrà il suo percorso giudiziario. Noi l’abbiamo fatto rispettando il lavoro dei magistrati perché hanno elementi che noi non possiamo conoscere quindi sicuramente agiscono in scienza e coscienza”. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli replica alla mozione di sfiducia che verrà presentata da nove consiglieri regionali d’opposizione e che prende spunto dall’inchiesta della Procura di Ancona su presunte turbative in appalti Asur in cui è indagato anche il direttore generale Asur Alessandro Marini.
“A me – sottolinea Ceriscioli in merito alla mozione di sfiducia da parte di alcuni consiglieri d’opposizione – sembra una scelta politica quella di voler ingigantire questo fatto a tutti i costi e come dicevo di scarsissima coerenza: applicassero questi principi dove governano.

Il Movimento 5 Stelle presenta una mozione di sfiducia verso Ceriscioli. “Le incredibili notizie sulle vicende giudiziarie di questi giorni, con l’esplosione dell’inchiesta sui presunti appalti truccati nella sanità che vedono coinvolto il direttore generale ASUR Marche, Alessandro Marini, ci inducono subito a pensare al noto proverbio che recita: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.  dice il consigliere Peppe Giorgioni “Su questo, il governatore Ceriscioli finge di cascar dalle nuvole e cerca di tranquillizzare e sminuire la situazione facendo sapere a mezzo stampa: «Non è l’Umbria, non mi dimetto». Noi siamo di tutt’altro parere e, a tale proposito, abbiamo già formalizzato una mozione di sfiducia nei suoi confronti da discutere e mettere al voto in Assemblea Legislativa.Noi del Movimento 5 Stelle infatti, che del principio di legalità abbiamo fatto la nostra bandiera, evidenziamo che un Governatore, come un buon padre di famiglia, avrebbe dovuto fare molta più attenzione alle persone di cui circondarsi e alle quali assegnare il ruolo di collaboratori di fiducia, soprattutto in un ambito così importante e strategico come la gestione della salute pubblica di 1,5 milioni di persone e che coinvolge quasi 3 miliardi di euro del bilancio regionale”.
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