Inquinamento, aria pulita ad Ascoli e San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto: due città con l’aria buona. Ma l’atmosfera di Ascoli è più pulita di quella della Riviera. I dati emergono dai report delle polveri sottili Pm 10 della Rete regionale della qualità dell’aria, a cura dell’Arpam.  Le differenze tra le due località sono evidenziate dal confronto tra la stazione di monitoraggio dello smog di Monticelli (Ascoli) e quella di via Asiago (San Benedetto). Bisogna tenere presente che le Pm 10 diventano nocive per la salute umana quando la concentrazione giornaliera supera i 50 microgrammi per metro cubo di aria. Pertanto, più il valore è basso migliore è la condizione dell’atmosfera. Le particelle vengono disperse nell’ambiente dai tubi di scarico delle automobili, dalle caldaie per il riscaldamento, ecc. Abbiamo messo a confronto i rilevamenti degli anni tra il 2014 e 2018 (nel 2018 il raffronto si ferma al 22 aprile).
Vediamo la situazione nel periodo preso in esame, considerando che per essere un Comune non inquinato non si devono superare 35 sforamenti nei 12 mesi dell’anno solare.
Nel 2014 Ascoli aveva totalizzato 28 sforamenti della soglia di tolleranza della salute umana, mentre San Benedetto era arrivata a 36. Il 2014, comunque, è stato l’anno peggiore in quanto a concentrazione dello smog. Infatti già nel 2015 Ascoli registra una buona performance con cinque sforamenti, mentre San Benedetto va male raggiungendo quota 38: per il secondo anno consecutivo è in infrazione. Nel 2016 inizia il trend positivo con il dato di Ascoli eccellente: zero sforamenti, mentre San Benedetto raggiunge quota 25. Ancora nel 2017 eccellente la qualità dell’aria ad Ascoli: nessun fuori limite, invece la stazione di San Benedetto ne totalizza nove. E’ indubbio che lo smog sia abbondantemente al di sotto dei livelli di guardia.
Arriviamo al 2018. Il periodo a confronto è quello tra il 1° gennaio  e il 22 aprile. Ascoli registra due fuori limite, la concentrazione maggiore di smog si verifica il 18 aprile con 61,4 microgrammi di Pm 10 per metro cubo di aria. Nello stesso periodo la centralina di San Benedetto per sei volte deborda dalla soglia di tollenza per la salute: la concentrazione più alta viene annotata il 10 gennaio con 87,7 microgrammi di polveri sottili.
I dati ufficiali dell’Arpam mettono in risalto che il territorio Piceno non presenta criticità dal punto di vista dell’inquinamento da polveri Pm 10. E’ perciò una terra doc per il turista che vuole abbinare la vacanza in luoghi incantevoli alla qualità della vita.

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