La Cna: “Leggero aumento delle imprese, ma diminuisce il credito”

ASCOLI PICENO – Artigianato e piccole aziende della nostra provincia “cambiano pelle” per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato e c’è un piccolo trend in crescita per quello che riguarda il numero di nuove imprese. Questo è quello che emerge dallo studio che la Cna di Ascoli ha compiuto con i dati del Centro studi della Cna Marche, sui più importanti indicatori dell’economia, del lavoro e della produzione nel Piceno nel 2017.Il saldo delle imprese (fra nuove aperture e cessazioni) nel 2017 è stato positivo anche se di poco (più 0,2 per cento). Difficoltà invece, per l’erogazione di prestiti alle imprese da parte delle banche: meno 3,3 per cento da dicembre 2015 a giugno 2017.

Come sottolinea il direttore della Cna Picena Francesco Balloni “Stanno crescendo le imprese che operano in settori misti, con un saldo positivo di 351 unità dal settembre 2016 al settembre 2017. Anche per quanto riguarda i tre bandi dell’area di crisi Picena abbiamo ricevuto undici milioni di euro di richieste di progetti  e anche i bandi manifattura 4.0 e turismo hanno forti richieste. Per quanto riguarda il post terremoto “Si sono identificati 7 asset fondamentali su cui operare, ovvero ricostruzione di edifici pubblici, luoghi di culto e attività produttive, banda ultra larga, mobilità del cittadino, valorizzazione agroalimentare, manifatturiero e servizi, produzione e risparmio energia e formazione”.

“C’è un 1,1% in meno di finanziamenti alle imprese mentre aumentano quelle alle famiglie (2,2%)” sostiene Massimo Capriotti, direttore di Fidimpresa Marche “Nel Piceno aumentano le imprese innovative ma il rischio di non ottenere il credito consente una fuga verso l’estero delle attività e le manovre di forme alternative di credito quali il crowdfunding non possono ancora essere intercettati dalle Pmi” dice Capriotti “Il tessuto economico sta ricorrendo meno al debito bancario attingendo, invece, alle proprie risorse familiari autofinanziandosi con il risparmio. Abbiamo evidenziato che nel Piceno aumentano i servizi di e-commerce per competere anche su altri mercati”. I saldi negativi che si evidenziano tra iscrizioni e cessazioni per settori come il commercio (-95), le manifatture (-49), l’agricoltura (-48) e le costruzioni (-34), paragonati ai saldi positivi di alcune attività di servizio (servizi di informazione e comunicazione: +11; Attività professionali, scientifiche e tecniche: +9), suonano già a conferma di quanto osservato per la dinamica delle imprese attive.  Il presidente di Cna Ascoli Luigi Passaretti punta sul  “Ricambio generazionale in tutti i settori ripartendo dalla base perché l’imprenditore si forma già dalla scuola ma serve un cambio della mentalità imprenditoriale e il lavoro artigiano dovrebbe diventare patrimonio Unesco. Anche il fisco dovrebbe essere meno aggressivo nei confronti dell’artigiano”.

Come rileva il Centro studi regionale della Cna, un’ampia parte delle nuove imprese risultano dunque “imprese non classificate” nei registri della Camera di Commercio. Proprio l’ampiezza del numero delle imprese ancora non classificate evidenzia un aspetto importante. Ovvero che le nuove imprese che si immettono in attività non sono facilmente riconducibili ai settori tradizionali, manifatturieri o del terziario. E questo perché si avviano a operare secondo modalità innovative e non facilmente collocabili. Talora nascono per operare in ambiti misti, a cavallo tra settori differenti, con attività che possono ricadere in più di un settore dei servizi oppure in attività manifatturiere e di servizio contemporaneamente. Tra le principali attività manifatturiere per numerosità di imprese, si registrano diminuzioni di aziende attive, notevoli in termini percentuali, soprattutto per l’abbigliamento e il settore pelli cuoio e calzature, per i settori della carta e stampa, per le produzioni di mobili e le restanti attività manifatturiere. In crescita, invece, risultano le imprese attive nel tessile, nelle produzioni chimiche, nella riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e impianti.

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