Lavoro sul campo e mentale meticoloso: piace questo Ascoli senza freni

Ascoli Picchio squadra curva tifosi

ASCOLI PICENO – Chi non avrebbe firmato per un pari con il Palermo alla vigilia. Non solo, l’Ascoli è uscito praticamente indenne dalla sfida contro una delle big del campionato.

Le conferme che i bianconeri cercavano sono arrivate: atteggiamento e mentalità ci sono. L’Ascoli ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque, stupendo gli scettici di un mese fa pronti a criticare alla prima sconfitta stagionale. Sette punti in sette gare non sono molti, ma vanno ricordati alcuni degli avversari: Empoli, Frosinone e Palermo. Nonostante questo, ad eccezione dei primi 35′ di Empoli, l’Ascoli non è stato mai rinunciatario nel gioco. Il lavoro dello staff tecnico sta cominciando a dare i suoi frutti. Il duo Fiorin-Maresca si è affidato alla compattezza difensiva di Gigliotti e Padella. Salgono a due le partite in cui l’Ascoli esce dal campo con la casella dei gol subiti ferma a zero. Il reparto arretrato è quello maggiormente cresciuto, in un arco di tempo veramente ridotto. Interessante, oltre alle reti non subite, come la difesa rappresenti il punto di partenza della fluida manovra. A questa manovra partecipa anche Lanni, intercalatosi bene nel suo nuovo ruolo funzionale. La metodologia di allenamento piace, questa nuova idea di calcio piace. Importante la vicinanza ai giocatori nei momenti di difficoltà, la correzione gli errori senza far drammi e capire dove poter migliorare. Un caso su tutti Varela. Dopo la pessima prestazione con il Frosinone si è ripreso prontamente, anzi ha aumentato l’autostima nei mezzi a sua disposizione. Con il Cesena è arrivato il secondo centro stagionale e ieri è riuscito ad imporsi positivamente.

Con i sicliani, ad eccezione della palla gol di Rispoli, l’Ascoli ha tenuto botta non rinunciando alla possibilità di creare qualcosa di pericoloso. Palla avanti, palla dietro e ricerca del varco che poche volte le maglie rosa hanno lasciato a disposizione. Meglio la prima parte di gara piuttosto che la ripresa, quando i bianconeri sono calati alla distanza causa stanchezza. Gli stessi interpreti non potranno portare avanti la baracca in un campionato lungo come la B. In tal senso di buon auspicio i rientri di Santini e D’Urso. Ancora a secco Favilli, che ora salterà la trasferta di Salerno per via della convocazione in Under 21. Il gigante buono non riesce a sbloccarsi, anche ieri ha disputato una gara di grande sacrificio a servizio della squadra. Un’involuzione del suo modo di giocare è da imputare soprattutto al modulo 4-3-3, che lo costringe a scendere sino a centrocampo per prendere palla ed appoggiarsi sulle fasce o sulle mezz’ali. Nelle prime gare, con il 4-2-3-1, Favilli era invece maggiormente impegnato alla ricerca della profondità. E’ solo però una questione di tempo.

 

Foto: Ascoli Picchio F.C. 1898

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Ascoli, a riposo Favilli e Bianchi. Per il centrocampista problema meno grave del previsto

Articolo Successivo

L'assalto finale non basta, il Monticelli cade 2-1 col Matelica