Ludopatie, “Poco impegno del Comune: rediga un regolamento”. Minoranza all’attacco

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Un regolamento per le sale slot”. Lo chiede l’opposizione nel Consiglio comunale di San Benedetto. E accusa l’amministrazione di centrodestra di non essersi impegnata per contrastare il fenomeno delle ludopatie. “Nel giugno 2017 – l’affondo di Andrea Sanguigni di Ripartiamo da Zero – la pubblica assise approvò una mozione contro le ludopatie composta da sei punti. L’ente rivierasco ne ha varato solo uno, che però era già in vigore all’epoca dell’amministrazione di centrosinistra”.
Dopo il mese di giugno 2017 ci sono stati cambiamenti. Il ministero dell’Interno a marzo ha diramato una circolare che estende alle questure il compito di controllare se la legge regionale viene rispettata. Prima dovevano solo verificare i carichi penali di chi voleva aprire una sala. La legge regionale? la Regione Marche ha fissato alcune regole che vietano di aprire le sale slot in prossimità di scuole, chiese e banche. Secondo la mozione della minoranza, primo firmatario Sanguigni, la norma della Regione doveva essere recepita adottando un regolamento comunale.
Per Giorgio De Vecchis di Ripartiamo da Zero “la giunta Piunti è imbelle e goffa, perché incapace di amministrare e maldestra sulle poche cose che fa”.
“Nulla nel nulla”, tuona l’opposizione. “Le sale slot – dice Tonino Capriotti del Pd – fanno lavorare i dipendenti fuori orario e sono in genere situate in prossimità di luoghi sensibili”.
La provocazione di Sanguigni e Capriotti. “Si crei una cittadella per la sale giochi e per i sexy shop: un ghetto in cui confinare queste attività diseducative per la popolazione”.

 

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