L’Usb chiede un incontro alla Regione: ” Il servizio sanitario va radicalmente cambiato”

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L’USB Marche ha chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione e all’Assessore alla Sanità sulla situazione del Servizio Sanitario Regionale per chiedere  più sanità pubblica e assunzioni stabili.

L’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego con manifestazioni e incontri avuti con la precedente Giunta “Ha più volte rappresentato le criticità del Servizio Sanitario Regionale e le proposte per affrontare gli aspetti più deleteri per il funzionamento dei Servizi ospedalieri e territoriali” dice.

“Attualmente con la forte recrudescenza della Pandemia Covid19 in atto chiediamo un incontro urgente per riprendere il confronto e rappresentare la nostra posizione e la nostra visione riguardo a un Servizio Sanitario Regionale che, a nostro giudizio, deve essere radicalmente rivisto. Cè assoluta necessità di Assunzioni stabili di sanità pubblica di attivare posti letto semintensiva e intensiva oltre la metà del Piano Nazionale mancano all’appello, attivare gli Ospedali Covid per preservare le strutture il personale e l’utenza, potenziare gli ospedali no covid riaprendo reparti e riattivando i 13 Ospedali chiusi presenti nelle Marche per pazienti meno complessi e non come sta avvenendo attualmente che si trasferiscono pazienti dagli Ospedali Pubblici in strutture private” dice Usb.

“Recenti esternazioni della nuova Giunta, come, ad esempio, la riattivazione del Covid Hospital di Civitanova sulla quale avevamo già espresso nei mesi scorsi la nostra netta contrarietà anche perché oggi come allora le risorse umane verrebbero sottratte ai già carenti presidi sanitari delle aree vaste, stesso personale che è oramai esausto, a cui di recente sono state anche bloccate ferie  e permessi, il personale sanitario che chiede solo di lavorare in sicurezza e con organici adeguati, fanno pensare che non si voglia procedere al cambiamento radicale della rotta fin qui tenuta in merito alla organizzazione Socio-Sanitaria” dice Usb.

“Riteniamo, infatti, che vi sia l’assoluta necessità di affrontare la crisi di sistema del Servizio Sanitario Regionale con un forte incremento delle assunzioni stabili e non precarie, c’è l’urgenza di erogare ai Lavoratori della Sanità Pubblica un congruo riconoscimento retributivo sempre promesso dalla Giunta precedente e mai realizzato, aumenti salariali che passino attraverso l’incremento dei Fondi Contrattuali destinati agli “EROI” della prima e seconda fase COVID-19. Ad oggi zero euro” spiega il sindacato.

“Altrettanto urgente è la necessità improcrastinabile di mettere mano al piano pandemico della Regione Marche che, come testimoniano i casi in forte crescita, non ha funzionato e deve essere potenziato cosi come deve essere potenziata tutta la sanità pubblica che negli ultimi anni ha subito forti perdite sia di risorse umane che di strutture e reparti. Riaprire gli Ospedali dove necessario, ridimensionare la sanità privata e re-internalizzare i servizi oggi dati in appalto sono, per noi, le priorità. L’Assessore Saltamartini ha convocato le OO.SS. Confederali, pertanto ci pare doveroso che si convochi anche USB per aprire un confronto ampio con la nuova Giunta che sia in grado di tenere conto di una pluralità di punti di vista e valutazioni sull’efficienza del Sistema” concludono

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