Mandrelli, Capriotti e De Vecchis chiedono il nome dell'ispiratore della sfiducia a Gabrielli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Continuano gli interventi nel Consiglio comunale sulla mozione di sfiducia al presidente del consesso, Bruno Gabrielli.

Tonino Capriotti: “Chiedo chiarimenti al segretario generale perché sia stata modificata la delibera  della mozione di revoca senza sentire nessuno. L’altra risposta la deve dare il sindaco Pasqualino Piunti: qual’è la sua posizione? Nelle controdeduzioni c’è scritto che c’è chi vuole demolire Gabrielli. Dicano con chiarezza la loro posizione il segretario, il sindaco e Bruno Gabrielli, che non mi ha totalmente convinto nella sua esposizione”.

Giovanni Chiarini: “Nessuna ingerenza, ho firmato un atto legittimo. Gabrielli ha tenuto un comportamento da sindaco, lo diceva la gente in città. Oggettivamente comportamenti super partes non ne ho visti. Se uno deve fare il sindaco si deve candidare e fare il sindaco”.

Grazia Mandrelli: “Le modifiche alla mozione sono state fatte su un atto firmato da 21 consiglieri: non siamo stati informati. Chiedo al sindaco Piunti di rispondere se questo è un documento creato ad arte per demolire il presidente del Consiglio. L’accusa è stata mossa al capo di gabinetto del sindaco. E’ stato lei, sindaco, il regista della mozione? Perché non ha mai preso una posizione?”.

Domenico Pellei: “Ho firmato sapendo quello che firmavo. E’ offensivo dire che non sapevo cosa facevo. Non trovo cambiamenti di sostanza nella mozione. Connota il cattivo esercizio del potere per la mancata convocazione del Consiglio sulla sanità”.

Pierfrancesco Troli: “Gabrielli ha definito il Festival del Brodetto inutile, è assurto ad ottavo assessore, come scritto dal Corriere Adriatico, ma lui ha un altro ruolo. Sui dehors Gabrielli dice che voleva ricucire con la Soprintendenza, ma questo non giustifica il suo protagonismo. E’ ipotizzabile che questo atteggiamento abbia condizionato l’amministrazione prima che gli atti fossero presi in esame”.

Giorgio De Vecchis: “Invito Gabrielli ad essere più chiaro  sul fatto che c’era volontà politica nella sfiducia. Se ci fosse questa volontà, il mio voto sarebbe contrario alla sfiducia”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Gabrielli cede il posto a Di Francesco e pronuncia l'arringa sul banco di FI

Articolo Successivo

Peggior retribuzione ad Ascoli, D'Erasmo: "Un dato drammatico"