Nel secondo trimestre 2017 +131 imprese nella Provincia di Ascoli Piceno

ASCOLI PICENO – Dopo due trimestri negativi, torna ad essere positivo, nel periodo aprile-giugno 2017, il bilancio anagrafico delle imprese della provincia di Ascoli Piceno. E’ quanto emerge dai dati del sistema Infocamere: la differenza tra le imprese nate e quelle cessate nel secondo trimestre 2017 è di +131 unita, l’incremento più alto dal primo trimestre 2015.

“Si tratta di piccoli segnali di ripresa, che prendiamo con grande soddisfazione – il commento di Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio di Ascoli -. Il sistema imprenditoriale della nostra provincia non ha mai smesso di credere nella ripresa e lo fa soprattutto oggi in una situazione congiunturale complessa, visto che ai riflessi della crisi si è aggiunto l’impatto negativo del terremoto”. Le imprese complessivamente registrate nella provincia di Ascoli sono 24.632 e di queste sono attive 20.880. Tra quelle attive, le artigiane sono 5.80 (27,8% ). Aumentano dell’1,44% le società di capitale, “un indicatore di solidita” – fa notare Sabatini-, che è migliore nel Piceno sia rispetto alla media delle Marche (+1,10%) che a quella nazionale (+1,24%)”.

Nel secondo trimestre del 2017 le società di capitale rappresentano il 26% delle imprese; le ditte individuali sono il 54% e le società di persone il 18%. La crescita maggiore si registra tra le attività professionali, scientifiche e tecniche, evidentemente nate anche per accompagnare i progetti post-terremoto: sono 13 in più (a quota 801) nel periodo aprile-giugno; bilancio positivo anche per agenzie di viaggio e centri servizi di supporto alle imprese (+10); va registrato, invece, il bilancio negativo delle attività manifatturiere con 30 cessazioni rispetto a 16 nuove istruzioni. Il commercio è l’attività economica più frequente nell’ascolano (5.549 imprese, 5 in più rispetto al primo trimestre 2017) davanti ad agricoltura e pesca (3.967 partite Iva, 8 in più della precedente rilevazione) e alle imprese dell’edilizia (3.254, 2 in più rispetto al primo trimestre).

Secondo il segretario generale dell’Ente camerale piceno Fabrizio Schiavoni, “la ritrovata voglia di imprenditorialità coincide con l’attività della Camera di Commercio, in grado di far nascere nuove imprese, soprattutto start-up innovative, abbattendo i costi burocratici e velocizzando i tempi, per consentire agli imprenditori di essere subito operativi”.

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