“Obiettivi Comuni per Offida” torna sull’inquinamento del Tesino: «Si continua a sversare, interessata la Prefettura oggi»


OFFIDA – La lista civica “Obiettivi Comuni per Offida” torna nuovamente sulla tematica dell’inquinamento del fiume Tesino. Lo fanno comunicando, di fatto, una situazione che è rimasta identica ed inascoltata. Riportiamo di seguito le loro parole.

«Dopo le ripetute segnalazioni – affermano i membri della lista civica – fatte agli organi competenti, in merito all’inquinamento del Fiume Tesino, alle amministrazioni Comunali di Offida, Ripatransone e Grottammare, il 23 Novembre abbiamo depositato una denuncia querela “nei confronti di tutti coloro che saranno individuati come responsabili dei fatti narrati e per tutti i reati che saranno ritenuti in essi sussistenti”, ieri il fiume è tornato a colorarsi, magicamente, sono ripartiti gli sversamenti. Come è possibile?

Il fiume “colorato” e maleodorante attraversa tre territori per sfociare nel Mar Adriatico e gli amministratori non battono i pugni sui tavoli a tutela dell’ambiente e della salute dei propri cittadini e dei visitatori?
La proprietà del depuratore di Santa Maria Goretti, la CIIP , è a conoscenza di tutto ciò? Ultimamente la CIIP ha minacciato di denunciare chi avrebbe screditato il buon nome dell’azienda contestando la bontà delle acque che arrivano nelle nostre abitazioni e non prende posizioni per ciò che viene riversato sul Tesino?

Ci riferiscono di una serie di diffide nei confronti della società, Picena Depur, che gestisce l’impianto e la problematica persiste, come mai? La stessa società è sotto l’occhio della critica e dei comitati per problemi di mala gestione, non ultima la condanna per i “miasmi nauseabondi provenienti dal depuratore consortile di Campolungo che hanno ammorbato i residenti di Villa Sant’Antonio e Castel di Lama”».

Alcune riflessioni che la lista compie, leggendo la stampa

«Certo che leggere, come riportato dal “Corriere Adriatico Ascoli-Fermo” del 06.06.2020, fa pensare. Il titolo dice “LE GRANDI MANOVRE” e “un maxi appalto per decine di milioni di euro, dossier secretati, controllati che diventano controllori. C’è tutto questo dietro le grandi manovre sulla futura gestione del depuratore attualmente gestito da Piceno Consid che fa gola alla CIIP” e di seguito “le tre società, oggetto dell’interesse della CIIP sono Uniproject che gestisce il depuratore di Maltignano, la Picena Depur che segue l’impianto di Campolungo e il depuratore di Santa Maria Goretti”, continuando con “La CIIP ha manifestato il suo interesse alla Aimag per acquisire una partecipazione di maggioranza della società della Divisione Ambiente Allargata del Gruppo Uniero che operano sul territorio Piceno, ossia la Picena Depur”. Andreotti avrebbe fatto qualche riflessione su tutto ciò ma tornando a noi, chi deve fermare questo disastro?

Tutti sanno ma nessuno vede?
Tutti sanno ma il fenomeno, indisturbato, continua?
Tutti sanno ma salute ed ambiente sono importanti solo a parole?

Tante domande e come risposta si continua a sversare. Noi non ci arrendiamo e questa mattina abbiamo interessato anche la Prefettura. Aspettiamo da tempo risposte e rassicurazioni dai nostri amministratori, per ora un silenzio assordante che non fa onore alla nostra cittadinanza».

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