SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rimosso da tutti i ruoli il consigliere di Forza Italia Stefano Muzi. Il capogruppo Valerio Pignotti è come una valanga d’acqua in discesa di una diga che ha rotto gli argini. L’onda d’urto questa volta ha staccato i gradi di vice capogruppo di Forza Italia dal petto di Muzi. E li ha cuciti sul petto dell’ex presidente del Consiglio, Bruno Gabrielli.

Nell’adunanza civica di mercoledì 19 luglio avverrà dunque il passaggio di consegne da Muzi a Gabrielli. Dopo essere stato destituito da presidente della commissione ambiente e rimosso da tutte le commissioni, Muzi perde anche il ruolo di vice capogruppo in Consiglio.

Perché? “Ho deciso di conferire l’incarico di vice capogruppo a Gabrielli – la risposta di Pignotti – in quanto è il più votato dei candidati azzurri. Avendo perso le mansioni di presidente del consesso civico ho ritenuto giusto attribuirgli un ruolo”.

Ha provato a ricucire con Muzi? “Lui ormai – spiega Pignotti – è fuori da Forza Italia, non avendo rinnovato la tessera. Ma non sono io quello che ha il potere di decidere se può o non può restare nel partito: una incombenza che spetta al coordinatore regionale”.

Conclude Pignotti: “Oltre a ciò, vengono segnalati su Facebook post di Muzi tutt’altro che simpatici nei miei confronti. Alcuni capigruppo e tanta gente comune mi hanno manifestato solidarietà, non condividendo l’insistenza del consigliere Muzi. Questa sua insistenza non è tollerabile”.