Pista ciclabile a “ondine”, il progettista spiega perché

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “E’ stato fatto un lavoro artigianale, è normale che presenti qualche imperfezione”. Nuova pista ciclabile del lungomare nord, il progettista Farnush Davarpanah (dirigente del Comune)  spiega ai lettori di Piceno News 24 perché sul nastro arancione la bicicletta è sottoposta a continue piccole scosse, come se fosse un percorso a “ondine”.

“E’ vero  c’è qualche avvallamento, ma ricevo segnalazioni – commenta Davarpanah – di genere opposto, c’è chi dice che in bicicletta si sentono vibrazioni e chi invece non avverte problemi. E’ stato usato un materiale drenante, per cui quando piove non si formano pozzanghere”.

“I ciclisti devono essere consapevoli che sulle piste ciclabili – conclude il progettista –  si circola a bassa andatura. Se si va piano non ci sono problemi. Sul tracciato andranno posizionati i cartelli con il limite massimo di velocità di 10 chilometri orari”.

Vediamo da vicino come è stato fatto il nastro per le due pedali. Il fondo ciclabile è stato realizzato con calcestruzzo drenante, la finitura in resina è stata stesa a mano.

Ma c’è un aspetto dell’operazione che sembra abbia generato i difetti: il nastro ciclabile ha due pendenze, una verso il marciapiede, l’altra verso la strada. Quando il materiale è stato tirato a mano, gli operai si sono dovuti barcamenare tra le due pendenze. Ed è per questo motivo, pare, che si sono create le “ondine”.

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