Un milione "divorato" dal contenzioso Ferri. Il 26 in Consiglio

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un milione e 209mila euro risucchiati nel vortice del contenzioso Ferri.  Questa somma è una voce della delibera “Variazioni al bilancio di previsione 2016/2018. Approvazione adeguamento Dup (Documento unico programmatico)”, iscritta al quarto punto dell’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato alle ore 9 di sabato 26 novembre.

Si era parlato di assestamento di bilancio, ma non ci sarà a seguito della riforma della legge. 

Gli atti del consesso saranno esaminati martedì 22 novembre alle 18,30 nella riunione dei capigruppo con la giunta, convocata dal sindaco Piunti.

Facciamo un passo indietro. Il Comune è stato condannato nei tre gradi di giudizio a risarcire un milione e 800mila euro agli eredi Ferri, per l’esproprio di un terreno nei pressi del cimitero, datato 1989.  L’ente si è impegnato a risarcire oltre un milione di  euro entro il 2016. E ormai ci siamo.

Nel bilancio di previsone 2016/2018 fu iscritto un saldo positivo di  un milione 209mila  e 350 euro. Questo importo è stato eroso esclusivamente dall’applicazione dell’avanzo di amministrazione per 932mila e 108 euro, a copertura del caso Ferri e 217mila e 891 euro  dal fondo rischi e contenziosi per il finanziamento dello stesso debito.

La citata delibera andrà ad adeguare il Dup, che è parte della finanziaria. Vediamo alcune voci della variazione al bilancio di previsione 2016/2018.

Settore progettazione e  manutenzione opere pubbliche: 69mila e 984 euro per la Riserva Sentina, già assegnati da un fianziamento regionale. Lo stanziamento di un mutuo aggiuntivo di 56mila euro (pagabile in 15 anni) per il miglioramento sismico del polo di via Ferri. Per i lavori al plesso è stato in precedenza acceso un mutuo di 112mila euro.

Altri 60mila euro per l’impianto di videsorveglianza in viale Moretti, piazza Matteotti e la zona di via Mentana. L’intervento verrà a costare in totale 90mila euro.

Settore innovazione, servizi al cittadino e alla persona: 63mila e 501 euro per l’Ambito 21, erogati dal ministero, e 173mila e  250 euro per lo Sprar, il progetto per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Il fondo per lo Sprar verrà tagliato nel 2017, perché il Comune non rinnoverà la convenzione in scadenza il 31 dicembre 2016.

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